Primo Piano
Quell’irrefrenabile ottimismo di Astorre e la “sorpresa” Pd alle Regionali
Bruno Astorre, senatore del Pd e segretario del PD nel Lazio, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.
Sulle elezioni regionali. “Credo ci saranno sorprese dalle urne rispetto alle attese perché sento dai territori che c’è una rimonta da parte del centrosinistra e credo che ci potranno essere buone sorprese per noi”.
Sul referendum. “Votare no al referendum perché il taglio dei parlamentari non ti dà la rappresentanza è una fregnaccia. E’ chiaro che il nostro sì è meno convinto di quello del M5S, ma la riduzione del numero dei parlamentari è sempre stata nel programma del centrosinistra e l’obiezione della rappresentanza è sbagliata perché la rappresentanza la dà la legge elettorale. Il tema è la legge elettorale, è la rappresentanza. Puoi avere 100 o mille parlamentari, ma se quei cento o quei mille vengono scelti in una stanza come accade da quando fu approvato il Porcellum, non va bene. Questa è la crasi invereconda che esiste tra popolo e rappresentanti. Il tema è che dal 2005 il popolo non elegge i propri rappresentanti. Si può fare con la preferenza di genere, con piccoli collegi uninominali, oppure con le primarie rese obbligatorie per legge”.
Sulla possibile alleanza con il M5S a Roma. “Non ci può essere nessun punto d’incontro, perché il giudizio politico che danno i romani e che diamo noi al lavoro della giunta Raggi è assolutamente negativo”.
Sul ritorno a scuola. “Sicuramente è un punto cruciale –ha affermato Astorre-. Qualcuno dice che il governo ha fatto poco, ma a me non sembra, il governo da gennaio ha stanziato per la scuola 7 miliardi di euro. In tutta l’Europa la questione della riapertura della scuola è sicuramente un fatto delicato, o lo affrontiamo col principio di leale collaborazione tra scuole, famiglie e istituzioni, oppure se ognuno pensa di fare il complottista non andiamo da nessuna parte. E’ chiaro che è una situazione nuova per il mondo, tutti i Paesi hanno avuto difficoltà nell’affrontare questa tematica. Dobbiamo ritrovare uno spirito unitario, che l’Italia purtroppo ritrova solo quando vince i Mondiali di calcio. Cerchiamo di stringere i denti in questi mesi perché io credo che in autunno-inverno avremo il vaccino, visto che tutto il mondo ci sta lavorando. Faccio a tutti l’appello a non dividerci di fronte ad un’emergenza di questo genere, non ci si può dividere sempre tra Montecchi e Capuleti, siamo in una perenne campagna elettorale su tutto”.
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