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La denuncia: “Vaccinazioni Covid a domicilio, pazienti disorientati”
“La vaccinazione a domicilio per molti resta ancora un miraggio. Abbiamo ricevuto numerose segnalazioni di anziani ultranovantenni e persone fragili che, pur prenotati per la somministrazione della loro dose, hanno difficoltà a raggiungere i presidi”.
Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato che attacca: “abbiamo letto di efficienti servizi messi in atto per accompagnare gli ultraottantenni nei grandi centri vaccinali e ci complimentiamo con chi li ha organizzati, tassisti della cooperativa 3570 prima di tutti.
Ci sono però situazioni più complesse che meriterebbero tutela e che invece non sono minimamente prese in considerazione, forse perché non fanno notizia”. Il presidente spiega la vicissitudine di una coppia prenotata per ricevere la dose a domicilio l’11 marzo ma non ancora contattata da nessuno: “due coniugi 93enni, con invalidità al 100% al momento sono ancora in attesa di informazioni utili per ricevere la dose.
Prenotati con il numero della Regione Lazio, dovevano ricevere indicazioni dallo Spallanzani ma da qui li hanno rinviati alla Asl Roma 1, a un numero muto da giorni. Anche il loro medico di famiglia non ha saputo fornire dettagli utili, indicando la Asl ‘muta’ come unico referente.
Chiediamo alla Regione Lazio di far seguire agli annunci i fatti, con informazioni certe e servizi efficienti in grado di rispondere a ogni necessità dei cittadini”, chiosa Maritato.
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