UIL Trasporti Lazio: 3300 lavoratori costate precariato nella Multiservizi di Roma

“Per percorsi certi servono idee chiare. Si continuano a confondere oltre 3300 lavoratori tra operai e impiegati della società Romamultiservizi con continue promesse dichiarazioni e voci afone che nulla hanno a che vedere con un percorso di reale internalizzazione di tutti i servizi di pubblica utilità svolti dalla società di pulimento, ove Ama SPA ne detiene il 51% delle quote e Roma Capitale ne determina la continuità dei servizi affidati, quindi in soldoni vuol dire controllo e indirizzo pubblico”.

Così in un comunicato congiunto Maurizio Lago, Segretario Generale e Alessandro Bonfigli, Segretario Regionale Uiltrasporti Lazio, che proseguono: “È da sempre che rivendichiamo una società ex novo in house o ente strumentale, la cui natura giuridica sia a maggioranza pubblica, integrata anche in altre società di primo livello, il cui scopo è già la pulizia della città di Roma a cui si aggiungerebbe il pulimento, la custodia e il decoro di Roma e di tutte le sue realtà storiche e monumentali.

Una società interamente organizzata per la soddisfazione del cittadino, contribuente utente e cliente, nell’erogazione di servizi complessivi global dedicati o a richiesta. Lo abbiamo sempre rivendicato ovunque ne abbiamo avuto possibilità, dai tempi del Protocollo ‘Fabbrica Roma’- continuano Lago e Bonfigli- e invece il Campidoglio pubblica in gran segreto un avviso per un appalto urgente relativo nuovamente all’affidamento del servizio scolastico integrato delle scuole di Roma Capitale a un soggetto privato, sembrerebbe di nuovo lo stesso di prima, della giunta Marino prima e della costituenda New-co di Raggi poi, a partire dal 1 agosto prossimo, esattamente come un anno fa, stesso copione, stesse manovre.

Dopo anni di decisioni sempre diverse, dopo gare costruite male tanto che i ricorsi si sono avvicendati senza sosta fino ad arrivare alla Corte di Giustizia Europea, dopo tante promesse vane e contraddittorie, tra cui il progetto iniziale di rafforzare i servizi internalizzandoli o potenziando la Società Romamultiservizi rendendola un fiore all’occhiello di Roma Capitale, ecco la stangata finale”.