Nella prima delle tre audizioni di oggi in commissione Sanità del Consiglio regionale del Lazio, presieduta da Giuseppe Simeone (FI), si è affrontato il tema’ Rete Covid e medici di medicina generale’. Le associazioni di categoria hanno esposto varie criticità della situazione attuale, tra cui spicca la segnalazione della carenza di DPI, i dispositivi di protezione individuale che devono essere garantiti ai medici di medicina generale per far sì che essi operino in condizioni di sicurezza. Anche da parte dei pediatri è stata denunciato un forte disagio sul territorio, che è rimasto sguarnito. In conclusione, Egidio Schiavetti per l’assessorato alla Sanità ha detto che con la categoria sono stati firmati accordi finalizzati soprattutto a garantire la sicurezza, specie per quel che riguarda le sedi. Anche la presenza del collaboratore di studio sta per essere garantita ai professionisti, come si sta lavorando a risolvere le criticità della certificazione sulla quarantena. Anche le sigle non firmatarie sono state consultate dall’assessorato, comunque. I bandi che sono andati deserti sono stati riaperti, ha concluso Schiavetti. “È indispensabile una stretta collaborazione tra tutte le componenti funzionali della sanità pubblica: ospedali, strutture regionali e assistenza sanitaria di base – il commento del presidente Simeone, in una nota – E’ necessario insistere sul potenziamento della sanità territoriale. Per far ciò è auspicabile la rivalutazione del ruolo dei medici di famiglia e dei pediatri, attraverso un loro coinvolgimento più coordinato nei percorsi di assistenza, prevenzione della diffusione ed erogazione di cure adeguate. Emerge quindi la necessità di creare una rete territoriale più capillare di quella attuale – ha spiegato – Mettendo a sistema i servizi offerti dalle Case della Salute, gli ambulatori di medicina generale e guardia medica al fine di dare un’assistenza primaria h24, implementando anche la collaborazione con gli specialisti”.
fonte: dire.it