“Al Piano Territoriale Paesistico Regionale (PTPR) mi sono opposto fermamente, quando è stato approvato. Ma ho anche sollevato fin da subito preoccupazione per il ricorso da parte del MIBACT alla Corte Costituzionale per conflitto di attribuzione, che oggi ha deciso di annullare il PTPR.
Pur contenendo alcuni elementi critici, proposti dal centro destra e che non ho condiviso, era comunque un bene che il PTPR ci fosse: soprattutto perché imponeva e disciplinava i vincoli, una volta per tutte.
Il MIBACT avrebbe potuto contestare il provvedimento dinanzi al TAR o al Capo dello Stato, come accade di solito per gli atti amministrativi. Invece ha preferito prima condividere con la Regione l’accordo attuativo del Piano, salvo poi ricorrere alla Corte per conflitto di attribuzione. E mi rammarico ancora di più oggi per il fatto che il Mibact, convocato più volte, non è stato mai presente in Commissione, dove si sarebbe potuto lavorare per evitare un epilogo come quello odierno.
Ora il rischio è che, decadendo il PTPR, possano cessare gli effetti anche per le misure di salvaguardia stabilite dalla legge regionale. La legge imponeva una proroga, ormai scaduta dopo l’approvazione: soluzione che rischia di essere peggiore del problema.
Dobbiamo fare di tutto per evitare il pericolo di un vuoto normativo. Ecco perché mi metto da subito a disposizione per garantire la continuità di efficacia dei vincoli contenuti nel PTPR”.
Marco Cacciatore (Europa Verde – Regione Lazio)
Presidente Commissione X Urbanistica, Politiche abitative, Rifiuti