“Presto sarà all’attenzione del consiglio comunale di Roma la bozza del nuovo regolamento capitolino sulla tutela animali: un documento, sulla carta, assai importante, ma, così come partorito dalla giunta grillina, pericoloso, incompleto ed inefficiente. Un documento, inoltre, che non recepisce affatto le modifiche richieste da noi e dalle altre associazioni, spesso nemmeno chiamate alle riunioni, come accaduto lo scorso 7 maggio. Particolare preoccupazione Rivoluzione Animalista la nutre per l’articolo 19 del testo, relativo all’eutanasia degli animali accolti nei canili e nei rifugi pubblici e convenzionati. Per quelli definiti “non più curabili”, ma comunque in grado di continuare un’esistenza dignitosa, si considera solo l’affidamento degli animali alle associazioni richiedenti, come alternativa alla soppressione. Si tratta di una ipotesi vergognosa, che non tiene conto del diritto alla vita e della dignità degli animali. Per questa ragione alla sindaca Raggi e al presidente della commissione Ambiente Diaco chiediamo: perché il Comune, proprietario di tutti gli animali presenti in canile, chiede alle associazioni di occuparsene? Perché le strutture che ospitano gli animali non sono idonee? Perché non c’è controllo e assistenza medica 24 ore su 24? Perché le cure sono costose? Perché non c’è personale sufficiente? Che esempio si dà ai cittadini? L’animale vecchio e malato costa ed è impegnativo? Così facendo, il Campidoglio sembrerebbe chiedere agli altri di occuparsene, e se questo non succede, data la mancanza di strutture e servizi idonei per prendersene cura, si porterebbe l’animale alla morte: che ne pensano Raggi e Diaco? Per questo motivo, Rivoluzione Animalista reputa necessario che l’articolo 19 venga completamente modificato, prevedendo la costituzione di una commissione etica – composta anche da esperti, veterinari ed esponenti delle associazioni – che possa decidere con tutti gli strumenti opportuni in merito al destino di un animale malato, evitando di ricorrere indiscriminatamente alla eutanasia. Si tratta di una decisione di civiltà che auspichiamo l’amministrazione capitolina possa accogliere”.
Così, in una nota, il segretario nazionale del partito Rivoluzione Animalista, Gabriella Caramanica.