“Il cittadino di Marino è il fulcro della nostra azione. La sua tutela dal punto di vista socio-assistenziale dovrà essere la via maestra dell’azione amministrativa”. Ad affermarlo, in una nota, il candidato sindaco Fabrizio De Santis e la candidata prosindaco Gabriella De Felice, sostenuti in occasione delle elezioni amministrative di Marino del 3 e 4 ottobre dalla coalizione composta da Fratelli d’Italia, Cambiamo-Rinascimento, Città di Marino – Una Pagina da scrivere, Movimento 2.0 De Santis sindaco, Uniti si fa, e Marino Giovane. “Desideriamo una nuova Marino capace di rimettere al centro l’individuo che, attraverso servizi e strutture efficienti, tornerà a sentirsi cittadino: assistito e accolto, consapevole e parte di una comunità”.
Questi i valori e i principi ispiratori di De Santis e De Felice per i quali l’aspetto socio-assistenziale rappresenta uno dei punti cardine del programma elettorale. Nella consapevolezza maturata che il sociale rappresenta uno strumento primario di dignità. Tante le idee e le proposte da concretizzare nel caso in cui De Santis e De Felice fossero eletti a Palazzo Colonna: “dalle fasce di decontribuzione per le attività maggiormente danneggiate dal Covid alla creazione e all’adeguamento di spazi di svago, di intrattenimento e di aggregazione sociale per bambini e giovani. E ancora la realizzazione di una “Casa dei Giovani”, con laboratori musicali, ludoteca, spazi per esibizioni e prove, e la costituzione di un CID, il centro diurno per anziani”. Ma non solo: “abbiamo in mente di implementare gli spazi per la terza età – puntualizzano Fabrizio De Santis e Gabriella De Felice – al fine di contrastare le condizioni di solitudine e abbandono, e di impiegare gli anziani in attività di pubblica utilità, dietro la corresponsione di un contributo economico. Inoltre, un progetto che ci sta molto a cuore è la implementazione degli “Orti Urbani” per creare una rete in grado di assicurare l’inclusione sociale di soggetti svantaggiati attraverso il lavoro agricolo, ma anche unire le esperienze di “agricoltura urbana” ad ambiti artistici e culturali”. Insomma, tante progettualità utili e realizzabili per rendere Marino più aperta e inclusiva.