L’ANALISI – Amministrative, “nell’Italia digitale un sistema medievale”

“Un Paese tutto proiettato nel futuro, l’Italia. Da anni non si fa che ripetere l’ineluttabilità della rivoluzione digitale. Imprese, servizi e Pubblica amministrazione dovrebbero essere gli obiettivi primari di tale trasformazione ma c’è un settore che in tal senso fa acqua da tutte le parti: i seggi elettorali, dal momento dell’inizio del voto alla conclusione dello scrutinio”. Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Maritato, che insiste: “A ogni tornata elettorale ci accorgiamo, con ingiustificata meraviglia, quanto sia obsoleto il vecchio sistema che ci pone tra gli ultimi in Europa. Le attività di spoglio e conteggio schede peggiorano di volta in volta e sono inversamente proporzionali all’aumento delle liste e dei candidati. Si è andati avanti con lo scrutinio per giorni e giorni per attribuire le preferenze nei municipi, una cosa inconcepibile. Per non parlare del materiale elettorale ritrovato fuori dal seggio, addirittura nei cassonetti. Mai come in questa tornata, avevamo assistito al fenomeno della parcellizzazione delle liste e dei candidati: un numero ridicolo, con moltissimi aspiranti al seggio che hanno totalizzato zero voti, cioè non hanno preso neanche il proprio. C’è da chiedersi con quale criterio si proceda ai nomi come ‘riempitivi’ delle liste e a cosa serva la proliferazione di tanti soggetti. In sintesi: il sistema elettorale ha bisogno di una profonda revisione – insiste Maritato – e non procedere in tal senso sarebbe una mancanza di rispetto per le istituzioni e per i cittadini”.