Congratulazioni Lorenzo, ha raggiunto un ottimo risultato, 2505 voti di preferenza e risulta il più giovane eletto nelle liste del Partito Democratico…
Sono onorato del ruolo che andrò a esercitare e della fiducia che così tante persone hanno riposto nei miei confronti. Raggiungere il ruolo di Consigliere in Campidoglio a 28 anni è un motivo di orgoglio, ora devo dimostrare di meritarmi la fiducia di così tante persone.
Quali sono i suoi obiettivi?
Il mio obiettivo è quello di proseguire a livello cittadino il lavoro che porto avanti da 8 anni in Municipio: ascoltare e dialogare costantemente con le realtà che vivono il territorio, dal terzo settore all’associazionismo culturale e sportivo, dalle realtà commerciali ai corpi intermedi, dando particolare attenzione alle istanze e alle richieste dei cittadini, cercando di migliorarne la qualità della vita.
Quali sono le tematiche su cui si concentrerà maggiormente?
Roma deve tornare ad essere una città attrattiva e capace di creare ricchezza e lavoro. Deve essere questa la priorità per i prossimi anni, facendo in modo allo stesso tempo che nessuno resti indietro. Sembrano parole generiche, ma con il buon governo di una città si può fare davvero tanto.
In concreto?
Bisogna sfruttare le grandi opportunità che ha la città di Roma, in prima istanza sfruttare fino all’ultimo centesimo i fondi europei del Pnrr, sarà necessario infatti implementare in modo massiccio gli investimenti sul trasporto pubblico, riorganizzare le infrastrutture, puntare ad una vera digitalizzazione di tutta l’amministrazione comunale, in modo da semplificare e migliorare la vita delle persone.
Nel 2025 ci sarà il Giubileo, bisognerà essere attrattivi verso gli investimenti dei privati, penso all’organizzazione di grandi eventi culturali, musicali e sportivi e alla valorizzazione del patrimonio artistico e museale.
Lei è stato eletto anche con il voto di tanti giovani…
Certamente, mi impegnerò a dare voce ai giovani completamente dimenticati dalla precedente amministrazione. Per esempio le scuole e le università devono essere dei punti facilmente raggiungibili da ogni parte di Roma, e per farlo la rete dei trasporti pubblici deve funzionare in maniera capillare. Recuperare gli impianti sportivi dimenticati e in stato di degrado e riappropriarsi delle decine di spazi abbandonati, anche nelle nostre ville storiche, per farne dei luoghi di incontro, di crescita, di dibattito. Dei luoghi aperti dove si potrà studiare, fare musica, danza e teatro.