“II mercato degli Emirati Arabi Uniti non è dal punto di vista dimensionale molto grande, ma rappresenta comunque una ottima opportunità, con una domanda di qualità molto alta. Qui si ragiona in termini di progetti che vanno avanti per decenni; quindi, chi riesce ad entrare in rapporti con questa zona ha una visibilità a lunghissimo termine”. E’ quanto afferma in un’intervista al Sole24ore Angelo Camilli presidente di Unindustria Lazio, che fa parte della delegazione all’Expo di Dubai, guidata dal governatore del Lazio Nicola Zingaretti.
La ricerca di nuovi mercati di business è fondamentale in quest’era post Covid. Soprattutto con la guerra Russia-Ucraina che rischia di sconvolgere il commercio mondiale (anche Camilli ha portato ieri la propria solidarietà al padiglione dell’Ucraina). Quali sono i settori del Lazio che possono ambire a conquistare questo mercato? “Penso al farmaceutico, al digitale, ma anche alla ceramica. Tutti settori per cui c’è una forte attenzione in questo Paese.
Cosa deve fare il Lazio per attrarre i turisti da questa zona del mondo? “Si tratta di una domanda di qualità. Bisogna lavorare molto sull’innovazione della gestione dei flussi turistici. Come pure sullo sviluppo del turismo congressuale”. Quali sono i settori del Lazio che invece potrebbero attrarre investimenti dagli Emirati? “Si potrebbero creare delle sinergie nel comparto dell’alta tecnologia, così come nella tutela dell’ambiente, nelle energie alternative, come per esempio il fotovoltaico. Già stiamo lavorando all’interno dell’Associazione per mettere in contatto progetti e soggetti”.
Che consiglio darebbe e una piccola impresa che vuole investire a Dubai? “Non è un mercato facile. Bisogna fare una analisi approfondita e utilizzare tutti gli strumenti che le istituzioni competenti ti offrono”. Roma si candida ad ospitare l’Expo del 2030. Che lezione si può trarre dall’esperienza di Dubai? “Abbiamo avuto conferma di come queste siano esperienze fondamentali per una città. Hanno una ricaduta importante per gli investimenti e permettono di riprogettare completamente il futuro”. (Red/ Dire)