Continuano le interviste di Lazio Politico ai candidati dei diversi collegi di Camera e Senato del Lazio. Ecco qui l’intervista all’On. Filiberto Zaratti, già Deputato nella XVII legislatura e consigliere della Regione Lazio (2005-2010) e nel 2003 assessore alle politiche dell’agricoltura, ambiente e protezione civile della Provincia di Roma.
Onorevole, il 25 settembre si vota, e lei tenta il bis alla camera. Puoi dirci il collegio?
Sono candidato con Alleanza Verdi e Sinistra nei collegi della Camera dei Deputati di Lazio 1, che coprono l’intero territorio di Roma e la gran parte dell’Area Metropolitana, inclusi i Castelli Romani.
A suo giudizio, quali le priorità da cui deve ripartire il sistema Italia?
Ci troviamo a dover affrontare due grandi emergenze.
La prima è la crisi climatica. Qualche anno fa, gli eventi climatici estremi accadevano sempre dall’altra parte del Pianeta. Per vedere i loro effetti devastanti, dovevamo accendere la televisione. Oggi, invece, basta aprire le finestre di casa. Questi fenomeni hanno costi enormi in termini umani, ambientali ed economici.
Umani, perché causano la morte di tante persone. Basti pensare alle vittime della valanga nella Marmolada – causata dalle altissime temperature che sciolgono i ghiacciai – e a quelle dell’alluvione di pochi giorni fa nelle Marche.
Ambientali, perché destabilizzano gli ecosistemi. Il caldo infernale della scorsa estate e la siccità hanno aggravato in maniera significativa la frequenza e la portata degli incendi e questi hanno bruciato aree verdi di inestimabile valore, aree che svolgono un ruolo fondamentale nella lotta ai cambiamenti climatici.
Economici, invece, per due ragioni. Da un lato gli eventi climatici estremi hanno un effetto distruttivo a cui devono fare seguito interventi di ricostruzione. Dall’altro lato, il cambiamento del clima modifica gli ecosistemi e questo porta con sé delle conseguenze tangibili. La siccità di questa estate, per esempio, ha messo a rischio l’intero sistema agricolo e alimentare del nostro Paese.
Serve dunque prendere coscienza della crisi climatica, approvare una legge per il clima, mettere in campo un piano di adattamento ai cambiamenti climatici che possa prevenire i danni ed attuare la transizione ecologica immediatamente.
E dal punto di vista sociale?
La seconda emergenza che dobbiamo affrontare – appunto – è la crisi sociale ed economica derivata dalla pandemia e dalla guerra in Ucraina.
La pandemia ha costretto tantissime imprese alla chiusura e tante persone alla disoccupazione, aggravando una situazione che in Italia era già preoccupante, soprattutto le ed i giovani e per le donne. Servono immediatamente misure volte a creare occupazione. Un modo per raggiungere questo obiettivo – lo diciamo chiaramente nel nostro programma – è accorciare la settimana lavorativa a parità di salario. Questo permetterebbe di guadagnare tempo di vita e, allo stesso tempo, di creare un numero maggiore di posti di lavoro. Insieme allo smart-working, queste misure aumenterebbero in maniera significativa la qualità della vita delle persone. Tutto ciò, insieme ad una legge contro il precariato e all’introduzione del salario minimo di 10€ l’ora, cambierebbe completamente le condizioni di vita delle cittadine e dei cittadini.
La guerra, inoltre, ha ulteriormente complicato la situazione economica. Il prezzo delle bollette è diventato insostenibile per le famiglie e per le imprese. Il prossimo inverno, quando aumenteremo i consumi, le famiglie resteranno senza riscaldamento e le imprese dovranno chiudere. Bisognava investire in energia rinnovabile prima, come diciamo da decenni. Il sole e il gas, non sono solo imprescindibili nella lotta ai cambiamenti climatici, ma ci renderebbero indipendenti da altri Paesi. In pochi mesi si potrebbero mettere in campo 60gw di energia rinnovabile di impianti di fotovoltaico ed eolico che sono bloccati i nella burocrazia italiana. Vanno sbloccati immediatamente, e va posto un tetto al prezzo de gas, perché questo potrebbe aiutare tantissime imprese e famiglie a sopravvivere nei mesi e negli anni che verranno.