L’appuntamento politico e conviviale, si è tenuto lunedì sera a Marino. Dal Fratone, noto ristorante del centro storico della città della Sagra dell’Uva. Sonia Pecorilli, candidata alla presidenza della regione Lazio in questa consultazione elettorale è sostenuta dalla Lista PCI. Dai Castelli romani molti i candidati e le candidate che arricchiscono le energie a sostegno e partecipano così alla composizione della Lista comunista di Roma e provincia. Nicola Casubolo, il già candidato sindaco nelle amministrative di Grottaferrata dove ha conseguito – riportando il simbolo del PCI sulla scheda elettorale comunale – un apprezzato risultato. Donatella Del Canuto la cuoca d’asilo marinese che nelle ultime consultazione è risultata prima nelle preferenze di Lista. Sofia Barletta, detta Sonia, volto popolare – in considerazione della sua lunga esperienza di edicolante nel centro di Velletri (edicola vicino la Torre del Trivio). Ilenia Nera, nota commerciante e fornaia di Anzio. Roberto Bocchino, alla guida della rappresentanza organizzata comunista ad Ariccia. Fabrizio Giannese il giovane grafico, videomaker, musicista di Ciampino che ha rinforzato le file del PCI castellano. Sergio Santinelli lo stimatissimo operatore culturale a capo di Bibliopop, nota per le proprie attività a Marino, ai Castelli e oltre molti confini, specialmente dopo l’ideazione del Premio nazionale di letteratura Moby Dick quest’anno alla seconda edizione dopo lo splendido successo sotto l’ideazione-guida di Marco Onofrio e Vittorio Nocenzi e Roberto Pallocca. Questa folta schiera che ieri sera ha visto rappresentato il proprio impegno anche dagli intervenuti Virgilio Seu, Cristina Cirillo, Andrea Sonaglioni, Stefano Enderle, Lenino De Angelis e Maurizio Aversa, hanno fatto da cornice, con iscritti e non iscritti presenti, alle poche chiare parole della candidata Sonia Pecorilli. “ Ringrazio ognuno di voi e tramite voi ogni iscritto e ogni democratico sincero che sostenendo la raccolta firma ha consentito al Partito Comunista Italiano di essere nuovamente sulla scheda elettorale nella consultazione per il Lazio. Sono 32 anni, – ha spiegato la candidata presidente – che il simbolo del PCI, per vari motivi, non ultima una nostra debolezza, non riusciva a proporsi ai cittadini. Ora ci siamo riusciti. E con un pizzico di intervento della dea bendata siamo tornati anche al primo posto in alto a sinistra. Cioè il posto che la storia e la militanza dello storico partito aveva assegnato a chi voleva rappresentare i lavoratori e il lavoro, il PCI. Del resto – ha proseguito la dirigente comunista – sto toccando con mano ogni giorno come la questione dell’informazione, non nello specifico della gestione dei minuti delle tribune elettorali dove veniamo rispettati al pari degli altri, ma in generale nelle rimanenti molte ore che i media dedicano direttamente o indirettamente a politica e informazione, lì vige una sorta di tabù nei nostri confronti. Tabù che va distrutto. E’ la stessa cosa che consiglio di fare nei confronti dei problemi, per noi campi di battaglia, che attanagliano i cittadini, i giovani, i lavoratori. La Regione: vediamo passerelle di questi che hanno governato, la destra, il centrosinistra con e senza il M5S, che o dicono che va tutto bene. E voi capite che è una cosa ridicola (basti vedere le file per la sanità, la disoccupazione o la precarietà oltre la tragedia dei morti sul lavoro, la devastazione ambientale a fronte del nulla o del peggio nella proposizione dell’inceneritore per risolvere i rifiuti) dire che va tutto bene. Oppure al contrario, dalla passerella fanno finta di arrabbiarsi per ciò che non va: ma se hanno, o stanno, al governo sempre loro? Per questo ritengo che i sostenitori della Lista comunista in questi ultimi dieci giorni hanno una vera e propria missione: ricordare che noi siamo Alternativi a tutto ciò; sottolineare che noi siamo per la sanità pubblica che garantisca uguaglianza di cura e prevenzione per tutti; che occorre un nuovo modello di sviluppo – più stato meno mercato – per generare davvero lavoro buono e garantito per tutti; risanamento, difesa e tutela ambientale senza inceneritori e senza devastazione del territorio. Ma soprattutto – conclude Sonia Pecorilli – nei contatti ed iniziative, nei volantinaggi, così come farò io e chi può accedere ai media: invitare chi ha rinunciato al voto, a ribellarsi. Perchè chi ha tradito, chi ha devastato, chi fa soffrire la realtà negativa a giovani, donne e anziani, sia il primo a pagare. Infatti se torna al voto chi è davvero schifato di tanta approssimazione e di tanto malgoverno dei pifferai magici, ha oggi una unica possibilità: votare il Partito Comunista Italiano. Che è tornato ben visibile e che sta ricostruendo la propria forza, un po’ ovunque, ma soprattutto qui ai Castelli romani e nel Lazio.”. La serata, oltre il convivio di apprezzata ottima qualità, come l’ospitalità ricevuta, si è conclusa con l’organizzazione di nuovi impegni per la campagna elettore e per il proseguio della ricostruzione del PCI nei Castelli romani e nel Lazio.