Trentino, Rivoluzione Ecologista Animalista: “Fugatti ormai nel panico, si dimetta”
“Sulla delicata vicenda di JJ4 e, più in generale, sulla cattiva gestione degli orsi in Trentino (si guardi ad esempio il progetto Life Ursus), il presidente della Provincia Fugatti ormai è entrato nel panico minacciando oggi di voler abbattere 70 orsi qualora il Governo non indichi il luogo in cui trasferirli. È meglio a questo punto che Fugatti pensi a dimettersi immediatamente”. A sottolinearlo, in una nota, è il segretario nazionale del partito politico Rivoluzione Ecologista Animalista, Gabriella Caramanica. Che poi aggiunge: “È chiaro e lampante che Fugatti è in grande difficoltà politica e dimostra, ogni ora che passa, la sua più totale inefficienza amministrativa e tutta la sua incompetenza istituzionale. Non è un caso che anche l’ordine dei veterinari della Provincia di Trento lo ha impietosamente smentito, evidenziando come non sia stato richiesto nessun parere da parte di Fugatti sull’uccisione di JJ4. Non solo: l’ordine dei veterinari ha addirittura invitato i propri associati a non assumere nessuna iniziativa per l’eutanasia dell’animale. Evidentemente Fugatti non sa che il quadro normativo comunitario, europeo e nazionale, impone allo Stato Italiano la responsabilità di assicurare un soddisfacente stato di conservazione alle popolazioni di Orso bruno presenti sul territorio nazionale ed ai loro habitat ed impegna le regioni a mettere in atto le azioni di tutela, gestione e monitoraggio delle stesse. Cosa ha fatto Fugatti fino ad oggi in tal senso? Solo reclusioni di orsi a Le Casteller. Ricordiamo comunque che, nonostante la cattura, per il momento la Provincia non potrà intervenire con la soppressione dell’orsa, visto e considerato che l’ordinanza di uccisione è stata sospesa fino all’11 di maggio dal TAR. Ribadiamo comunque, che, se il presidente Fugatti non tornerà sui propri passi, Rea è pronta denunciare la provincia di Trento e, quindi, a tutelare l’orsa JJ4 e i suoi cuccioli in tutte le sedi competenti”, ha concluso il segretario nazionale Gabriella Caramanica.