ITTIERRE S.p.A. è un’azienda italiana, fondata nel 1982, che dopo aver affrontato il crack finanziario del 2012, è stata rilevata, nel 2020, dal gruppo Valerio, con l’intento di non disperdere il know-how fortemente radicato nel distretto tessile di Isernia che per anni ha rappresentato un punto di riferimento della moda Made in Italy in Europa e nel Mondo. Oltre a questo, l’obiettivo del progetto industriale è anche quello di riqualificare e fornire nuove prospettive, anche in termini occupazionali, alla zona comprensoriale della provincia di Isernia, per cui l’ITTIERRE ha rappresentato un cardine a livello economico e produttivo.
L’azienda molisana ha acquistato l’intero capitale mobiliare e immobiliare, attuando una riconversione industriale rispettosa della storia del territorio, attraverso la produzione di tessuti da plastiche selezionate.
ITTIERRE HUB opera nel settore dell’abbigliamento, fornendo numerosi servizi di supporto alle imprese, dallo sviluppo di nuove collezioni all’ingegnerizzazione dei modelli, fino alla produzione finale, con l’obiettivo di curare l’organizzazione dei processi aziendali e l’ottimizzazione delle fasi industriali.
Il modello perseguito è quello del “marketing d’anticipo”, consistente in un monitoraggio continuo e costante del mercato della moda, al fine di delineare le preferenze ed i gusti del consumatore, individuando le culture in divenire e traducendo prontamente tali intuizioni in offerta, con un particolare focus sulla qualità di ogni capo, il chilometro zero e i tempi di consegna.
Parola chiave dell’intera filiera di produzione è sostenibilità, carattere fondante di ITTIERRE HUB, da tempo impegnata, a partire dal territorio molisano, nella transizione ecologica per la fabbricazione di un abbigliamento green.
L’esperienza maturata dal team, attraverso la collaborazione con i principali players internazionali della moda, da Versace a Dolce & Gabbana, permette un approccio pionieristico per affrontare le sfide del nuovo regolamento europeo sull’ecodesign, proposta approvata a Bruxelles, nel corso del Consiglio Ue sulla competitività con un giudizio positivo da parte del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.
Il regolamento in questione stabilisce il quadro per l’elaborazione delle specifiche di progettazione ecocompatibile dei prodotti sostenibili nel quadro del piano d’azione per
l’economia circolare e prevede l’introduzione di un passaporto digitale che raccolga le informazioni dei prodotti, garantendo comunque la tutela delle micro e piccole imprese del settore tessile tricolore, attraverso alcune deroghe.
In tale contesto, nasce l’idea della famiglia Valerio di presentare alla Stampa, locale e nazionale, le future prospettive del settore del fashion system, con grande attenzione su quelle tecnologie in grado di stravolgere il mercato.