BUFFO, FONDATORE DI OSCARWINE “QR CODE SULLE BOTTIGLIE DI VINO PER I NON VEDENTI”

Un progetto per non vedenti, lotta all’italian sounding e alla contraffazione di prodotti italiani, avvisi sanitari, comunicare la qualità ed evidenze scientifiche sul rapporto fra il consumo di vino e alcune patologie. Sono i temi affrontati alla Sala Tatarella della Camera dei Deputati durante la tavola rotonda “Comunicare il vino: pericoli, errori ed etichette inclusive”, organizzata su iniziativa dell’onorevole Andrea Di Giuseppe (Fratelli d’Italia), presidente del Comitato Permanente sul Commercio Internazionale in cooperazione con l’agenzia di comunicazione Cenacoli, alla quale hanno partecipato il senatore Gian Marco Centinaio (Lega Salvini Premier), vicepresidente del Senato della Repubblica, l’onorevole Marco Cerreto (Fratelli d’Italia), Commissione Agricoltura della Camera, Livio Buffo, fondatore di oscarwine e Ceo di Cenacoli, il produttore Pietro Monti dell’Azienda Agricola Roccasanta e il professor Massimo Ciccozzi, ordinario di epidemiologia e statistica medica.

Per fare in modo che le etichette di vino diventino realmente utili e alla portata di tutti, Livio Buffo, ceo di Cenacoli e fondatore di oscarwine, ha presentato un progetto di comunicazione per non vedenti: “Abbiamo pensato di inserire sull’etichetta frontale delle bottiglie di vino un QR code, segnalato anche da una scritta in carattere braille, che attiva sugli smartphone un racconto in audio (la voce è della giornalista Rossella Alimenti, ndr) sulla vinificazione del prodotto, le sue caratteristiche organolettiche e i possibili abbinamenti. Attualmente, sulle retro-etichette delle bottiglie compaiono dei QR code che rimandano a semplici informazioni testuali sugli ingredienti, nutrizionali e ambientali. L’aggiunta dell’audio è il superamento di un’ulteriore barriera, per fornire informazioni tecniche e suggerimenti al consumatore”.

“L’etichetta – ha continuato il fondatore di oscarwine – rappresenta un Dioniso bendato; la fascia è volutamente trasparente e si intravedono gli occhi per indicare che nonostante l’impedimento è possibile vedere”.