“Giungono alcune segnalazioni di cittadini in merito a comportamenti opportunistici sulle tariffe dei test antigenici applicate al pubblico dai laboratori privati che in alcune circostanze raddoppiano o triplicano la tariffa concordata di 22 euro o inseriscono dei sovraprezzi immotivati. E’ stato inviato formalmente all’Autorita’ Garante della Concorrenza e del Mercato e a tutti i Comandi dei Carabinieri dei Nas del Lazio l’elenco delle strutture autorizzate all’esecuzione dei test antigenici e gli accordi sottoscritti con le associazioni di categoria Aiop, Anisap, Unindustria e Federlazio al fine di ogni determinazione di competenza e di sorveglianza su eventuali fenomeni distorsivi. Tutte le segnalazioni dei cittadini verranno puntualmente riscontrate e avviate le revoche delle autorizzazioni li’ dove permanga una modalita’ difforme dall’accordo sottoscritto”. Lo comunica l’Unita’ di Crisi COVID-19 della Regione Lazio.