“Nella scorse ore ho depositato una interrogazione urgente in Regione Lazio in merito alle criticità che stanno vivendo gli utenti della Regione Lazio e gli enti di formazione per il corso di tatuaggio e piercing. A marzo 2021, infatti, è stata approvata e pubblicata sul BUR, la legge regionale numero 2 che andava a modificare il corso di abilitazione per tatuaggio e piercing da 90 ore ad 800 ore relative all’abilitazione delle attività di tatuaggio e piercing, e che nell’articolo 2 ne definisce il nuovo percorso formativo, ma, come denunciano alcuni addetti ai lavori, non risulterebbero ancora definiti né esaminati le norme attuative, ovvero gli standard formativi, finalizzati all’attuazione di predetta disposizione. Siamo di fronte a una situazione delicata e preoccupante, che peraltro starebbe creando criticità a tutti coloro che vogliono abilitarsi ad entrare nel mondo di tale settore lavorativo, poiché il corso attualmente risulterebbe bloccato per mancanza di programma didattico e di approvazione della Giunta regionale. Comportando, al contempo, un potenziale danno economico per tutti gli enti di formazione che non sarebbero in grado di erogare e dare informazioni in merito al corso in oggetto, ma soprattutto a tutti quei giovani che vogliono approcciarsi al mondo del lavoro, come il settore del tatuaggio, in grande crescita da ormai 10 anni. Per questa ragione, ho deciso di presentare una interrogazione all’attenzione del presidente Zingaretti per sapere quali azioni, e con che tempistica, la Regione Lazio intende mettere in atto per risolvere la problematica che – lo ricordiamo – mette in difficoltà non solo gli enti di formazione in oggetto, ma anche gli studenti della regione Lazio, che ad oggi non possono acquisire tali competenze e professionalità per entrare nel mondo del lavoro. Dal governatore del Lazio servono risposte chiare e immediate prima che i giovani della nostro territorio vadano a cercare questa abilitazione magari in altre regioni maggiormente preparate in questo tipo di settore”.
Così, in una nota, il consigliere regionale del Lazio, Adriano Palozzi.