“Un accanimento così nei confronti dei lavoratori non si era mai visto. Un lavoro concentrato solo ed esclusivamente sul mortificare la forza lavoro, con retribuzioni inadeguate, che non fa intravedere nessuna delle mission di questa azienda, semmai il declino di un asset portante e strategico per le attività produttive del nostro Paese.
Chiediamo l’intervento immediato del Governo, crediamo che il mandato conferito ad Altavilla non preveda questo tipo di atteggiamento di arroganza ed onnipotenza fine a se stesso e senza una prospettiva per il nostro sistema aereo che invece di intercettare i milioni di passeggeri rischierà di implodere.
Lo scrive in un comunicato Rocco Lamparelli, responsabile mobilità Pd Lazio.
“Rinnegare il contratto collettivo nazionale- prosegue-, imporre stipendi altamente inadeguati al personale, lettere ai dipendenti con contenuti minatori, forzare la mano fino a disapplicare l’art.2112 del codice civile, tutto questo in una azienda pubblica non è pensabile. Lo diciamo da tempo e lo ripetiamo, a queste condizioni di lavoro l’azienda farà fatica a trovare personale disposto a lavorarci, e gli aeromobili che oggi si stanno acquistando non avranno equipaggi sufficienti per volare.
Altavilla si sta dimostrando inadeguato nel ricoprire il ruolo di numero uno di un’azienda di Stato, il governo deve intervenire prima che sia troppo tardi. Saremo attenti ai bandi relativi al ramo manutenzioni e ground, perché se il criterio adottato fino ad oggi da Altavilla dovesse palesarsi anche in queste realtà, credo che a questo punto debba esserci una risposta forte e corale da parte dell’intero parlamento. Pensare di lasciare fuori dal perimetro aziendale 8000 lavoratori sarebbe un vero e proprio scandalo”, conclude Lamparelli.