Avviata il 4 settembre, in oltre due mesi di programmazione la quarantesima edizione del Romaeuropa Festival ha registrato più di 60.000 presenze ai suoi 110 spettacoli, 30 eventi gratuiti e 282 repliche, ospitando oltre 700 artiste e artisti da tutto il mondo. La città si è trasformata in un crocevia di danza, musica, teatro, arti digitali e creazioni per l’infanzia, affermando il Festival, fondato nel 1986 da Monique Veaute e oggi guidato da Fabrizio Grifasi, come un laboratorio vivo di dialogo e incontro culturale.
«Romaeuropa continua a essere uno spazio di incontri e scoperte, dove artisti e pubblico si confrontano con linguaggi diversi e dove dialogano più generazioni artistiche. Ringraziamo il Ministero della Cultura, la Regione Lazio e Roma Capitale che anche quest’anno hanno reso possibile questo percorso insieme alle Ambasciate e agli Istituti di Cultura che partecipano al Festival e ne rappresentano appieno lo spirito internazionale» commenta il Presidente della Fondazione Romaeuropa Guido Fabiani.
«Romaeuropa è una utopia artistica realizzata per l’innovazione che è possibile anche grazie alla rete di collaborazioni i teatri e le istituzioni pubbliche e private della città che rendono possibili i nostri differenti percorsi: la Fondazione Teatro di Roma, l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, il Teatro dell’Opera di Roma, il Mattatoio con Azienda Speciale Palaexpo e Fondazione Mattatoio, Il MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo e poi gli spazi privati come l’Auditorium Conciliazione, il Teatro Brancaccio o il Teatro Vascello e dal prossimo anno anche il Teatro Olimpico» prosegue il direttore Generale e Artistico Fabrizio Grifasi, anticipando alcuni degli appuntamenti che animeranno il festival nel 2026: «Ci ritroveremo a settembre per la quarantunesima edizione del Festival e possiamo già anticipare alcuni appuntamenti: il ritorno a Romaeuropa di Romeo Castellucci, quello della compagnia (LA)HORDE, che quest’anno ha incantato per la prima volta il pubblico di Romaeuropa; l’esecuzione di The Köln Concert, eseguita alla Philharmonie de Paris e al Barbican e approvata dallo stesso Keith Jarrett, con due pianisti d’eccezione come Maki Namikawa e Thomas Enhco. Un ringraziamento speciale va a tutto il team del REF che ogni anno rende possibile questa utopia».
Tra grandi ritorni e nuove proposte il Festival ha costruito i suoi percorsi mettendo a confronto generazioni e linguaggi: dalle prestigiose compagnie europee come il Ballet Nacional de España, la Dresden Frankfurt Dance Company e il Ballet National de Marseille, alle icone internazionali della musica come Laurie Anderson, Stefano Bollani con Alessandro Baricco, Kruder & Dorfmeister, Kae Tempest, Ryoji Ikeda, Blixa Bargeld con la compagnia danese Hotel Pro Forma; dai cine-concerti dedicati al film cult Whiplash di Damien Chazelle (al suo decimo anniversario) e La Haine (L’odio) di Mathieu Kassovitz musicato da Asian Dub Foundation (per i suoi trent’anni), agli omaggi per i 100 anni di Luciano Berio e al minimalismo americano con John Adams (presentato dall’Accademia Nazionale di Santa Cecilia) o ai concerti di Christophe Chassol in dialogo con le musiche di Steve Reich, Ensemble Decoder (con Accademia Tedesca a Roma – Villa Massimo) e Lorenzo Bianchi Hoesh con Fabrizio Cassol.
E poi i rappresentanti della scena internazionale della danza e del teatro come William Forsythe, Ioannis Mandafounis, Marcos Morau, (LA)HORDE, Miet Warlop, Qudus Onikeku, Moritz Ostruschnjak, Anne Teresa De Keersmaeker con Rabih Mrouè, Akram Khan con Manal AlDowayan, i taiwanesi U-Theatre, Christos Papadopoulos, Israel Galvan con Mohamed El Khatib, BERLIN, Milo Rau, Lia Rodrigues, Caroline Guiela Nguyen, Louise Lecavalier e quelli della scena nazionale come Fanny & Alexander, Fabiana Iacozzilli, Gabriele Paolocà con Claudia Marsicano, Muta Imago, Panzetti / Ticconi, KOR’SIA, Federica Rosellini e Motus e tutte le attività del nuovo progetto ULTRA REF che, tra creatività emergente e nuovi formati, ha rafforzato, al Mattatoio di Testaccio, la propensione del Festival all’innovazione, alla collaborazione, al futuro anche attraverso le sue sezioni Ultra Club, Design Talks, Dancing Days, Anni Luce e REF Kids & Family.
