Antonio Tajani, vicepresidente di Forza Italia, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.
Sul governo Draghi. “Il governo di tutte le forze politiche in un momento di emergenza nazionale è figlio di Silvio Berlusconi –ha affermato Tajani-, lui fin dall’inizio ha detto che bisognava abbandonare le casacche di partito per indossare la maglia della Nazionale e combattere uniti per sconfiggere il coronavirus.
Quindi la nascita del governo Draghi è un successo di Berlusconi. Noi rimaniamo ancorati nel centrodestra, siamo una grande forza di centro, tutti i sondaggi ci premiano per il senso di responsabilità dimostrato. Saremo protagonisti attivi in questo governo, abbiamo già presentato il nostro piano per Recovery Fund e piano di vaccinazione. Forza Italia vuole riaffermare la propria centralità nella politica.
Oggi ascolteremo quello che dirà Draghi, ma credo che il suo programma sarà in sintonia con quanto fatto alla Bce, quindi una politica economica espansiva, che aiuti le piccole-medie imprese, che non sarà assistenzialista ma a favore della crescita, si può fare debito solo se c’è una strategia della crescita.
Farà sicuramente scelte di politica estera più legata ai rapporti transatlantici rispetto a quelli con la Cina come invece era avvenuto nel governo Conte”.
Sulla scelta dei ministri. “La scelta di tutti i ministri è stata fatta da Draghi in totale autonomia, con Berlusconi non aveva parlato di nomi ma di una visione della politica. E’ giusto che sia il premier a scegliere i suoi ministri”.
Sul centrodestra. “Forza Italia non è un partito sovranista, è un partito liberale di centro, ma senza il centro il centrodestra non vince. Alle prossime elezioni ci presenteremo uniti alle altre forze di centrodestra. Entrare in questo governo non significa dare vita ad una nuova maggioranza. Intendiamo continuare a mantenere questa posizione. Meloni? Non credo sia il momento di fare polemica all’interno del centrodestra, rispetto le scelte di Giorgia Meloni, abbiamo fatto valutazioni diverse, ma questo non incrina i rapporti”.