Due eccellenze della Polizia penitenziaria che nel corso degli anni hanno dimostrato elevate capacità operative.
Il Gruppo Operativo Mobile (conosciuto come GOM) diretto dal Generale Mauro D’Amico ha una sede centrale a Roma e 12 reparti sul territorio e ha il compito di gestire i detenuti sottoposti al regime 41 bis della legge penitenziaria oltre che di intervenire in caso di disordini all’interno delle carceri ed effettua le traduzioni e i piantonamenti dei detenuti più pericolosi.
Il personale del GOM per motivi di sicurezza e per la delicatezza del lavoro che conduce non è fisso in un sito ma ruota ogni quattro mesi.
Raccoglie l’eredità del Servizio Coordinamento Operativo Polizia Penitenziaria, sorto nel 1993 come Sezione V della Segreteria Generale del Dipartimento Amministrazione Penitenziaria e del Battaglione Mobile del Corpo degli Agenti di Custodia, attivo tra il 1970 e il 1980.
Il Nucleo Investigativo Centrale (conosciuto come NIC) diretto dal Dr. Augusto Zaccariello, Dirigente della Polizia penitenziaria, è l’organo investigativo della Polizia penitenziaria con competenza sia sulla criminalità organizzata sia sul terrorismooltre che sui reati di maggiore complessità e sui fenomeni della radicalizzazione in carcere.
La sua sede centrale è a Roma e dispone di articolazioni regionali sul territorio chiamati Nuclei Regionali.
Un organo con altissima competenza in metodi investigativi percontrastare la criminalità organizzata e il terrorismo anche nelle carceri come emerso ieri in Commissione Antimafia nel corso dell’audizione del Capo del Dipartimento Petralia.
Il N.I.C. che ha eseguito numerosi operazioni eccellenti, tra cui ricordiamo la cattura degli evasi dagli stabilimenti penitenziari sempre avvenuta in poche ore dalla fuga o in pochi giorni, partecipa anche al Comitato di Analisi Strategica Antiterrorismo occupandosi di quelle materie per l’aspetto carcerario.
Nel corso negli ultimi anni ha sempre di più affinato le sue peculiarità coniugando l’abilità investigativa e l’elevata capacità di elaborare, studiare e analizzare le informazioni originate dai reparti dei vari istituti carcerari ricollocando come in un puzzle. Materiale spesso apparentemente non significativo ma che riunito con pazienza certosina dalle donne e dagli uomini del NIC danno vita a indagini di rilievo assoluto, tanto che nel 2020, 186 sono state le operazioni portate a termine.
L’attività condotta dal Nucleo Investigativo Centrale, fornisce un prezioso e qualificato contributo al lavoro delle Procure della Repubblica, tanto da continuare a costituire una fonte inesauribile di informazioni ed elementi investigativi che, nel corso degli anni, ha sempre più spesso consentito la proficua conclusione di indagini, anche molto complesse.