Poteri di Roma Capitale: Calenda si scaglia contro la Meloni

“Da due giorni si parla di un ordine del giorno su Roma Capitale, totalmente privo di contenuti concreti e che come al solito restera’ lettera morta. E lo sanno perfettamente sia la Meloni che lo ha presentato che la maggioranza di governo che lo ha votato.

L’odg, che parla di risorse e poteri da trasferire a Roma, e’ stato votato all’unanimita’ dal parlamento pochi istanti prima dell’approvazione di una legge di stabilita’ che, invece, a Roma non assegna nulla”.

Lo dichiara il leader di Azione e candidato sindaco di Roma, Carlo Calenda, come riporta l’agenzia di stampa Dire.it.

“E anche sui poteri da trasferire alla Capitale, invece di un inutile elenco di enunciazioni di principio, basterebbe una legge della Regione Lazio per trasferire a Roma Capitale funzioni fondamentali come quelle riguardanti la pianificazione territoriale e lo sviluppo urbano, l’edilizia pubblica e privata, l’organizzazione e il funzionamento dei servizi urbani, soprattutto per quanto riguarda il trasporto pubblico e la mobilita’- prosegue Calenda-

Cosi’ come il Parlamento potrebbe votare una legge per il trasferimento di parte delle competenze statali in materia di sviluppo economico e sociale. Ma e’ facile prevedere che non accadra’ nulla. Roma ha bisogno di provvedimenti seri e concreti, non di retorica vuota”.