“Riaperture, i nodi irrisolti delle scuole”

“Con la riapertura degli istituti scolastici al 100% nelle regioni gialle e arancioni, prevista dal governo per lunedì 26aprile, nelle scuole si respira un clima di preoccupazione”.Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato che spiega: “Nei fatti gli istituti si trovano in difficoltà per le disposizioni ministeriali diffuse. Secondo alcuni dirigenti scolastici – precisa Maritato – si tratta di normative di difficile applicazione”. Il problema consiste nel fatto che, da un lato ci sarebbero le norme di distanziamento che contemplano il metro di distanza minimo tra due studenti, a cui si aggiunge la circolare di aprile del ministero della Salute che suggerisce di arrivare, ove possibile, a due metri di distanza. “Si tratta di disposizioni schizofreniche – insiste il presidente – perché da un lato c’è questa ferrea disciplina del distanziamento da seguire, dall’altro i cosiddetti piani di affollamento delle aule, dispongono che le stesse possono accogliere 20 alunni che, rispettando quanto previsto dalle norme sanitarie e valutando gli spazi a disposizione, non entrerebbero nelle classi a disposizione. Si tratta di dettami concretamente insuperabili. Per non parlare dei nodi non risolti: dal tracciamento dei contagi, fino all’aumento dei casi positivi tra i docenti, emergenza che crea disservizi per l’organizzazione scolastica, causa indisponibilità di questi ultimi”, chiosa il presidente.