“Centri congressuali e centri commerciali, sedi concorsuali e sedi sindacali, nonché aeroportuali, perfino set cinematografici ma non gli ex ospedali. Nella apprezzabile foga vaccinale messa a punto dalla Regione Lazio, sono inclusi numerosi siti che a volte, oltre a non presentare caratteristiche idonee, sono prestati ‘a termine’, si veda l’esempio della Nuvola dell’Eur che fra poco potrebbe essere dismessa per far posto ai lavori del G20 previsti per ottobre”. Lo dichiara AssoTutela che continua: “stiamo assistendo al grande spiegamento di forze per il centro vaccinale modello Denver, ovvero un drive-in dove effettuare la somministrazione in auto, realizzato in un Outlet a Valmontone. Perché non proporre uguale situazione all’ospedale Forlanini? L’assessorato alla Sanità regionale – sottolinea Assotutela – oltre a trincerarsi dietro un categorico rifiuto, ce ne dovrebbe chiarire le motivazioni. Non crediamo che ciò sia dovuto all’inutile studio di fattibilità affidato a LazioCrea, per cui si impiegano, a nostro avviso, in modo inappropriato 75mila euro, per esaminare la congruità o meno di una ipotetica agenzia europea. Lo studio è presto fatto: se è sul modello di quella esistente negli Usa, con 150 dipendenti, non c’è bisogno di alcun affidamento, tantomeno di sperperare risorse dei cittadini da impiegare con maggior criterio”, chiosa l’associazione.