L’INTERVISTA – Bruno Astorre: “Calenda ossessionato da me”

Roma, Astorre (segr. Pd Lazio): “E’ ossessionato da me. Mi pare strano che uno che ambisce ad essere un leader di centrodestra passi i giorni ad attaccare esponenti della stessa area. Se Calenda avesse partecipato alle primarie e le avesse vinte sarebbe stato il nostro candidato, Zingaretti gliel’aveva detto in tutte le lingue che noi avremmo fatto le primarie. Se hai paura di perdere le primarie, figuriamoci le secondarie. Oggi il voto a Calenda favorisce la destra”

Prevedo un ballottaggio tra Gualtieri e Michetti, con Gualtieri che avrà grosse chance di diventare sindaco di Roma.Stupito dal fatto che il centrodestra non si fidi della propria classe dirigente. Matone? D’accordo con Salvini, se un magistrato sceglie la politica secondo me non dovrebbe poi tornare a fare il magistrato”

Bruno Astorre, senatore del Pd e segretario del PD nel Lazio, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.

Sulle elezioni a Roma. “Gualtieri, che mi auguro vinca le primarie, è stato forse il miglior europarlamentare che ha avuto l’Italia e soprattutto è stato un ottimo ministro dell’Economia, non dimentichiamo che i soldi del Recovery Fund furono ottenuti anche grazie alla sua grande credibilità in Europa –ha affermato Astorre-. Lui può veramente restituire a Roma anche una visione europea e mondiale, ha un ottimo rapporto con le istituzioni italiane ed europee, ha lavorato anche con Draghi quando era presidente della Bce. Il centrodestra non da oggi parte favorito, il 40% che cubano FDi e Lega nei sondaggi è lo stesso del 2019 quindi il centrodestra è fortissimo in tutta Italia, per questo sono stupito che non riescano a trovare una classe dirigente all’altezza, a Torino hanno trovato una candidatura civica così come a Roma. E’ una cosa assolutamente inconcepibile, l’idea che nonostante tu abbia tanti consensi non hai una classe dirigente che possa guidare questi consensi. Se si dovesse confermare questo trend anche nelle altre città significherebbe non avere fiducia nella propria classe dirigente. Prevedo un ballottaggio tra Gualtieri e Michetti, con Gualtieri che avrà grosse chance di diventare sindaco di Roma”.

Sulla magistrata Matone. “Sono d’accordo con Salvini, se un magistrato sceglie la politica secondo me non dovrebbe poi tornare a fare il magistrato. Il magistrato ha in mano la vita delle persone, io credo che la gran parte dei magistrati faccia il suo lavoro con scienza e onestà, ma sull’andata e ritorno qualche riflessione dovremmo farla. Ovviamente è un problema che c’è da tempo, non inizia oggi con la Matone”.

Secondo Calenda Ignazio Marino è stato bloccato dal fatto che a Roma per fare ogni cosa un sindaco del PD deve chiedere il permesso ad Astorre. “Premesso che io Marino non lo conosco, così come non conosco Calenda (l’ho sentito una volta in una call in cui l’avevo invitato), comincio ad avere paura che Calenda sia ossessionato da me. Mi pare strano che uno che ambisce ad essere un leader di centrodestra passi i giorni ad attaccare esponenti della stessa area. Se Calenda avesse partecipato alle primarie e le avesse vinte sarebbe stato il nostro candidato, Zingaretti gliel’aveva detto in tutte le lingue che noi avremmo fatto le primarie. Se hai paura di perdere le primarie, figuriamoci le secondarie. Mi dispiace soprattutto perché il voto a Calenda oggi è un voto buttato che favorisce la destra”.