“Da tempo si assiste a una rivoluzione copernicana dentro l’Inps che ha trasformato i suoi sistemi con una digitalizzazione molto spinta, che ha tagliato fuori moltissimi assistiti, per lo più anziani”. Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Maritato che spiega: “Da ultima, abbiamo raccolto la storia di una cittadina invalida, prenotata per visita medico legale atta ad attestare la sua condizione. Da ben 27 mesi attendeva di essere visitata, causa pandemia che ha bloccato gli uffici A ottobre è arrivata la sospirata convocazione per il 15 dicembre alle 16. Adriana, la chiameremo così, è partita da Tivoli alle 14, accompagnata da una vicina che si era gentilmente prestata ad aiutarla, prendendo un permesso dal lavoro. Arrivata nella sede Inps del Tiburtino, la sorpresa è stata immensa nel vedere i cartelli affissi su un cancello sbarrato, con tanto di lucchetto, con cui si avvertiva della chiusura degli uffici dal 1° dicembre, precisando di aver comunicato della variazione di orario gli interessati, cosa mai avvenuta”. Il presidente attacca: “L’istituto super digitalizzato, che vanta un sito ricchissimo di informazioni, costringe da anni gli assistiti, tra cui moltissimi pensionati anziani, a risolvere i problemi da remoto, con il pc per chi è in grado, o tramite linee telefoniche dedicate, spesso sovraccariche, che rinviano a risponditore automatico. Ci vorrebbe un po’ più di umanità, per non ridurci al ruolo di robot o pacchi postali. Come Adriana, costretta a sposarsi con grandi sacrifici, a cui nessuno si è degnato di fare una chiamata per rinviare l’appuntamento”.