Criticità e problematiche per l’applicazione del Pnrr al comparto scuole

“Ora che il nuovo governo nazionale è ufficialmente in carica non ci sono più alibi e, tra le priorità dell’agenda istituzionale dell’esecutivo Meloni, dovrà esserci per forza di cose il controllo del corretto utilizzo dei fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, soprattutto in materia di scuole. Dove i recenti dati, snocciolati da associazioni di categoria, sono impietosi e preoccupanti: relativamente ai fondi europei destinati, nell’ambito del programma Next Generation Eu/Pnrr, all’edilizia scolastica su è evidenziato che ad oggi il Ministero dell’Istruzione avrebbe autorizzato appena il 19% degli interventi, erogato appena l’1% delle risorse e dei 30.040 interventi autorizzati soltanto 19.015, meno di due su tre, sarebbero stati conclusi. Un quadro grave, che sottolinea mestamente la forbice tra aggiudicazione dei lavori ed esecuzione di un contratto pubblico: una questione ormai atavica nell’Italia dei meandri burocratici e dei ritardi amministrativi, una questione che il governo non può e non deve sottovalutare, anche e soprattutto adesso che ci sono una pioggia milionaria di finanziamenti da concretizzare in opere pubbliche, fondamentali per nostra comunità. Come gli istituti scolastici, appunto, alcuni vetusti, altri inesistenti o comunque incapaci di soddisfare il fabbisogno della collettività scolastica e di garantire il diritto all’istruzione. Per questa ragione, servono interventi normativi urgenti ed efficaci atti a snellire le procedure, che siano la risultanza di un confronto istituzionali tra tutte le parti in causa: politica, associazioni, famiglie e stakeholder interessati. Insomma, è necessaria una pianificazione di lungo respiro che renda strutturale lo snellimento amministrativo dei processi e diminuisca la differenza esistente tra aggiudicazione ed esecuzione di un contratto pubblico, senza il compulsivo utilizzo della deroga alle regole ordinarie previste all’interno dell’attuale quadro normativo”.A sottolinearlo, in una nota stampa, è Marco Matteoni, ex presidente della Confartigianato Edilizia di Roma e del Lazio, nonché tra i principali player nella riqualificazione immobiliare ed energetica.