Imprese e fondi pubblici: il ruolo “innovativo” dei consulenti specializzati

Emergenza Pandemica, crisi energetica, congiuntura economica poco felice. Da ormai alcuni anni la tenuta delle imprese italiane è messa a dura prova da numerosi fattori esterni che per alcune realtà professionali, artigiane e commerciali hanno significato chiusura, crisi e fallimento. Per chi ce l’ha fatta a sopravvivere e continua a lavorare quotidianamente per il proprio rilancio aziendale, una grande mano arriva dallo Stato e, più in generale, dagli enti pubblici a vari livelli che mettono a disposizione finanziamenti, bandi e sgravi fiscali per aiutare le aziende. Finanziamenti, bandi e sgravi spesso non di immediata conoscenza e comprensione ma che, se ottenuti, possono significare una grande boccata di ossigeno per gli imprenditori. Per questa ragione molte imprese stanno investendo sulla figura di professionisti specializzati e competenti in materia. “Contributi a fondo perduto, finanziamenti, incentivi, risorse pubbliche. È sempre bene usufruire degli strumenti finanziari usati dal legislatore per aumentare la concorrenza e la competitività fra le imprese già in attività – sottolinea Francesco Pettinato, consulente direzionale specializzato in temporary management ed esperto di visual merchandising, business coaching, gestione e formazione risorse umane – ma anche per sostenere la creazione di nuove realtà imprenditoriali. Questi provvedimenti possono essere intrapresi a livello comunitario, nazionale, regionale o anche locale, aiutando di fatto le imprese a trovare i fondi a condizioni più vantaggiose, in modo da supportarne lo sviluppo economico”. Non è un caso dunque che negli ultimi anni, la finanza agevolata abbia rivestito un posto sempre più rilevante anche nella nascita e crescita delle nuove imprese innovative. “Le startup possono infatti usufruire di parecchie agevolazioni per la loro costituzione, lo sviluppo e gli investimenti. Gran parte di queste misure sono estese anche alle piccole e medie imprese che operano nel campo dell’innovazione tecnologica, anche se non in fase di startup”, ha spiegato ancora Pettinato, che ogni giorno segue e aiuta con passione e dedizione tanti imprenditori (come racconta sul suo sito www.pettinatobm.com). Ma che natura hanno tali finanziamenti? “Possono essere decise a livello europeo, e quindi utilizzabili dalle imprese che operano negli Stati membri. L’Ue fornisce fondi per progetti e programmi in molti comparti, con la volontà di promuovere lo sviluppo e il rilancio delle aree meno sviluppate e aumentare la coesione economica e sociale”. Alcuni finanziamenti sono gestiti direttamente dall’Unione, altri in sinergia con le amministrazioni nazionali e regionali. Inoltre lo Stato italiano può approvare decreti, leggi, bandi e regolamenti per incentivare il sostegno economico e finanziario delle imprese. Idem le regioni che possono mettere in campo politiche di sostegno alle piccole e medie imprese. Imprese che dunque devono rimanere al passo con i tempi ed esswre informate sulla attività amministrativa e legislativa degli enti istituzionali in materia di finanziamenti e bandi pubblici. “Ed è proprio per questo che molte aziende si rivolgono a società e consulenti specializzati, come il sottoscritto – aggiunge Francesco Pettinato -, in grado di monitorare incentivi, contributi e finanziamenti agevolati per individuare quelli più adatti alle singole esigenze di una determinata azienda. O per avere assistenza per la partecipazione a bandi nazionali, bandi regionali e ad altri strumenti concernenti i fondi strutturali”. Insomma, siamo di fronte a un mondo molto vasto, quello della finanza agevolata e delle consulente specializzate, che in Italia inizia a prender la e piede sia per la nascita di nuove start up che per il rilancio di aziende già presenti da tempo sul mercato.