Sanità, Assotutela: “serve un serio piano assunzioni”
“Plaudiamo a quel sindacato di farmacisti, che ha promosso l’iniziativa di tenere aperti gli esercizi nel periodo estivo, programmando le assenze per ferie senza influire sul servizio. La stessa cosa, purtroppo, non possiamo dirla per la sanità: le attività ambulatoriali negli ospedali diminuiscono nel 52,7% dei casi e chiudono del tutto in un altro 15,1%. In queste condizioni, i presidi di assistenza rappresentano un vulnus della sanità pubblica e non è certo responsabilità degli operatori che fruiscono dell’agognato riposo”. Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato che torna sul tasto dolente della carenza di personale del Servizio sanitario nazionale, che si acuisce nel periodo del sacrosanto congedo per vacanze, creando dei veri e propri vuoti in organico. “Verrebbe da dire: non ammalatevi d’estate, non richiedete visite o assistenza in questi mesi e la colpa, val bene evidenziarlo, non può essere addossata ai medici o agli operatori sanitari. Le carenze degli organici sono una zavorra che da troppi anni porta ancora più a fondo il nostro Servizio sanitario nazionale nel periodo estivo – continua il presidente – ed è superfluo sottolineare l’accrescersi della frustrazione degli assistiti, unita alle difficoltà degli operatori rimasti in servizio, situazione che alimenta il clima di insoddisfazione, che spesso sfocia in ingiustificati episodi di violenza fisica o verbale. E a farne le spese è chi presta, tra enormi difficoltà, un servizio dedicato ai cittadini. Vorremmo sapere quali azioni concrete, intenda proporre il ministro della Salute, oltre a dare un incentivo a medici e infermieri del pronto soccorso. Se siamo fermi al tetto di spesa per le assunzioni proposto nel 2004, non crediamo che la soluzione possa sbloccarsi nell’immediato. Il governo affronti subito il problema”, chiosa Maritato.