CALCIO, A. RANOCCHIA (EX INTER) A CUSANO TV: “LUKAKU? SONO DELUSO. CONTE? TECNICO CHE COSTRUISCE, INZAGHI NO”
“Ho giocato con la Lu-La e i due erano davvero affiatati in campo. Thuram anche è un ottimo giocatore, si è ben ambientato. La prima in Champions, l’Inter ha fatto fatica, ma ha una buona squadra. Rispetto allo scorso anno si sono rinforzati molto, hanno quasi due squadre. Ci sono i titolari e c’è una panchina con giocatori molto forti. Possono solo far bene, hanno veramente tanta qualità”.
Così è intervenuto Andrea Ranocchia, ex capitano dell’Inter ed ex difensore della Nazionale Italiana, durante ‘Cose di Calcio’ su Cusano Italia Tv.
Nel corso del programma condotto da Debora Carletti e Flavio Maria Tassotti, l’ex neroazzurro ha poi rivelato una serie di aneddoti riguardanti i due tecnici che lo hanno allenato in passato, Antonio Conte e Simone Inzaghi.
“Conte è un tecnico che ti costruisce una squadra vincente partendo da zero e ti alza il livello. Inzaghi è preparato ma non costruisce, gestisce i talenti e lo spogliatoio. Entrambi preparano bene la partita, potevi stare in campo anche due ore e mezzo, Inzaghi capisce di più il giocatore dal punto di vista psicologico. Conte è quello che mi ha dato di più, già dai tempi di Bari”, ha sottolineato Ranocchia.
In merito alla questione riguardante il suo ex compagno di squadra, Romelu Lukaku, Ranocchia ha poi dichiarato: “Lukaku non pensavo andasse alla Roma. Non so proprio cosa sia successo, gli volevano tutti bene e conosceva l’ambiente. Se sono deluso da interista? Sì ma ormai il calcio è così, non ci sono più le bandiere” ha spiegato l’ex difensore. “Mi dispiace perché è un giocatore forte, ma l’Inter è corsa ai ripari in maniera ottima”.
E su un possibile Antonio Conte alla Roma, “È perfetto per le prime cinque squadre del campionato italiano. Per ogni calciatore averlo è eccezionale, ma forse dopo due-tre anni bisogna cambiare.
Parole anche per il nuovo ct della Nazionale Luciano Spalletti. “Dopo lo scudetto è il momento perfetto per allenare la Nazionale. È un allenatore bravo a insegnare calcio e riesce in poco a creare ottimi rapporti e il giusto feeling”.
Infine Ranocchia ha provato a dare una spiegazione sul fenomeno saudita. “Andare in Arabia fa parte del calcio in questo periodo storico. Dovremo abituarci a vedere tali situazioni per i prossimi anni. Era già successo con la Cina poi negli Stati Uniti. Quando ci sono in ballo tanti soldi, chi non è radicato o non sente vicini i valori della squadra, vacilla”.
“Non so cosa farò da grande, proverò a fare il corso allenatori e poi vedremo”, ha concluso Andrea Ranocchia.