CACCIARI: “NETANYAHU E HAMAS SONO DUE MALATI DI MENTE. ATTENZIONE PERCHÉ LA STORIA SI RIPETE”
“Sia all’interno di una parte che dall’altra vi sono posizioni molto diverse, anzi opposte. Il problema è che da parte dei palestinesi emerge una leadership sciagurata, quella di Hamas. Finché ci sarà una leadership o una posizione forte di Hamas all’interno del popolo palestinese, sarà un disastro, perché questa leadership mira all’impossibile, ed è quindi la peggior politica del mondo. Idem dall’altra parte, con i Netanyahu che pensano che colonizzando, moltiplicando le occupazioni di territori contro ogni risoluzione dell’ONU, giungeranno a vincere i palestinesi. Potranno fare terra bruciata a Gaza ma torneranno fuori in Libano, torneranno fuori in Siria ecc …”
Lo ha dichiarato il professore e filosofo Massimo Cacciari ai microfoni de “L’Italia s’è desta”, programma radiofonico di Radio Cusano Campus. Durante la trasmissione Cacciari ha evidenziando a lungo il suo punto di vista sul conflitto Netanyahu – Hamas.
“È stato già dimostrato dopo la sciagurata guerra americana in Iraq”, ha proseguito il filosofo. “Diffonderanno un terrorismo ancora più efferato di quello che abbiamo con Hamas, questo è il punto. Il problema è che c’è un occidente diviso su quale ordine dare al mondo e, diciamo pure, un oriente altrettanto diviso. Non c’è un’egemonia. Potrebbe diventare anche un’egemonia cinese in prospettiva se noi occidentali continuiamo a comportarci da dementi”, ha ribadito Cacciari.
Sul ruolo degli USA in questo conflitto, il filosofo ha continuato dicendo, “La politica americana non si sta neanche comportando male. Riconosciuto il colossale, chiamiamolo errore, commesso da Bush e company con la guerra in Iraq e dopo l’11 settembre in generale, è chiaro che gli USA cerchino ora di frenare Israele. Lo hanno detto anche esplicitamente: non trasformate la vostra politica in una sorta di vendetta.
Laddove tra le leadership, da un lato israeliana dall’altro palestinese, non c’è possibilità di confronto perché entrambe, come dicevo, mirano all’impossibile, l’unica potenza in grado di imporre un patto sono gli Stati Uniti, tutti gli altri sono neanche comparse”, ha sottolineato Cacciari.
“Sono gli Stati Uniti che possono imporre un patto, anche in prospettiva, per non fare entrare prepotentemente la Cina nel gioco medio orientale. Quindi gli Stati Uniti dovranno pur ragionare, che la loro battaglia decisiva è con la Cina, non potranno mica moltiplicare i fronti ovunque, dovranno pure chiudere queste tragiche vicende, Ucraina, medio oriente eccetera, e sono solo loro che hanno la potenza di farlo, tutto il resto non esiste più, ci sono gli Stati Uniti punto e basta”.
E sull’operato dei media europei in relazione a quanto sta accadendo nel mondo, Cacciari ha poi dichiarato: “Tanti colleghi e amici, affrontano questi temi come si deve, senza fare i tifosi. Da Donatella Di Cesare a Giacomo Marramao, ma anche persone di destra come Franco Carlini.
La storia si ripete. Perché tra l’800 e il 900 c’erano un sacco di voci che dicevano ‘guardate che stiamo andando verso la catastrofe’. Era la Belle Époque, e la gente in generale pensava che il conflitto si sarebbe risolto nella competizione coloniale e lì si sarebbe svolta la guerra, non in Europa, non tra le potenze. E poi siamo andati a finire così, ma c’erano un sacco di voci europee che dicevano badate sciagurati che state andando verso la catastrofe”.
“È come se fosse inevitabile la guerra – ha continuato Cacciari – lo stesso linguaggio bellico, bellicista di tanti settori politici, ma anche culturali, alla vigilia della prima guerra mondiale. Il discorso è completamente diverso prima della seconda guerra, perché lì era chiaro come il sole che vi era una potenza che voleva la guerra per un’egemonia totale europea.
Mentre prima della prima guerra mondiale la situazione era per tanti versi veramente simile alla situazione attuale, perché di fatto non c’è nessuno che vuole la guerra mondiale, Putin vuole conquistare l’Europa. Non c’è nessuna potenza imperialista e, tuttavia, non riescono a giungere ad accordi, a patti.
A me piace la radice della parola pace, perché molto concreta. Non è la pace celeste, è la pace da patto, fare patti. Io e lei abbiamo interessi diversi e, ragionando, riusciamo a stabilire un patto tra di noi, anche senza il bisogno di andare dal giudice. Tra stati non c’è un giudice, perché a un certo punto, se non riusciamo a stabilire un patto, non c’è un giudice che dice chi ha ragione e chi torto, c’è solo la guerra” ha sottolineato il professore.
Alla domanda se confermasse o meno quanto detto al Fatto Quotidiano, se ‘solo un malato di mente può pensare di risolvere la situazione con l’occupazione delle terre palestinesi’, Cacciari ha aggiunto:
“Da un lato, solo un malato di mente può pensare di risolvere la situazione distruggendo lo stato di Israele, sono due malati di mente”.
E infine anche un momento per parlare della vicenda del fumettista Zero Calcare che ha deciso di disertare il Lucca Comics a causa del patrocinio alla manifestazione dell’ambasciata israeliana in Italia, Massimo Cacciari ha concluso dicendo: “Se fosse un problema presentare un mio libro in una situazione del genere? Nessunissimo problema. Certo, con Netanyahu non andrei a presentarlo. Qualunque istituzione culturale, accademia o altro israeliano, felicissimo”.