PRESENTATO IL CENTRO STUDI “FRANCESCO FICORONI”
Un pomeriggio nel nome di un mito che ha contrassegnato non solo un intero territorio, ma anche pagine importanti dei libri di storia. Considerato all’unanimità il principe degli studi antiquari, Francesco Ficoroni è noto per aver portato alla luce uno dei reperti più preziosi del territorio laziale, la “Cista Ficoroni”, attualmente conservata al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia con il quale nel 2021 è stata sottoscritta la convenzione “Tular Resnal”. L’amministrazione comunale di Labico, dove l’illustre erudito nacque nel 1662, ha istituito a fine 2022 il Centro Studi “Francesco Ficoroni” in seguito a tutta l’attività di ricerca e valorizzazione della sua figura svolta con il supporto dell’associazione storico-culturale “Castello di Lugnano” Onlus. Proprio il Centro è stato presentato presso lo storico Palazzo Conti di Labico, nell’ambito del convegno “L’antico moderno di Francesco Ficoroni” organizzato dal Castello di Lugnano, in collaborazione con il comune di Labico, grazie al contributo concesso dalla Direzione Generale, Educazione, Ricerca e Istituti Culturali. Relatori sono stati il professore emerito Ronald T. Ridley dell’Università di Melbourne, Valentino Nizzo, direttore del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, e Arnaldo Colasanti, critico letterario. Il convegno, introdotto dai saluti del sindaco di Labico Danilo Giovannoli e dell’assessore alla cultura Clementina Miele, ha posto al centro la figura del Ficoroni che nel XVIII secolo risulta essenziale dell’erudizione e del ritorno all’antico nella prospettiva illuministica di una nuova modernità europea. Valentino Nizzo ha posto l’accento sulla modernità degli Etruschi e del concetto di appartenenza e coesione sociale, il professor Ridley si è concentrato sulla figura di Ficoroni e sul metodo di ricerca, la poetessa Francesca Ricchi, in collegamento, ha declamato le sue poesie, trovando gli applausi del numeroso pubblico presente ad un evento che resterà negli annali di Labico.