AMBIENTE, MASSIMO GARGANO (ANBI) SUL TEMA IDRICO

AMBIENTE, MASSIMO GARGANO (ANBI): “SUL TEMA IDRICO ABBIAMO NUMERI E IMMAGINI CHE FANNO RABBRIVIDIRE. L’EUROPA DI TIMMERMANS HA FATTO DECISAMENTE PIÙ DANNI DI ALTRI”

“Chi è che può pensare che una stalla di 100 vacche possa inquinare più di una nave da crociera con 6mila persone? Noi vediamo il dito e non vediamo la luna. Il problema è nell’energia fossile e spesso nella mancanza di alternativa. Eliminiamo le vacche, il cacao, il grano, dopodiché invece di avere i trattori in strada avremo flussi di migranti del cibo. Da questo punto di vista, l’Europa di Timmermans ha fatto decisamente più danni di altri”.

Queste le parole di Massimo Gargano, Direttore generale dell’ANBI (Associazione Nazionale Bonifiche Irrigazioni), durante ‘L’Italia s’è desta’, programma di Radio Cusano Campus condotto dal Direttore Gianluca Fabi e da Roberta Feliziani.

“La stalla che produce cibo la chiudi oggi, nel mentre continuiamo a inquinare con i combustibili e a consumare suolo”, ha continuato Gargano. “L’ambiente esiste se c’è il contadino. Finché troveremo la carne chianina, la maremmana, la podolica, troveremo l’alta collina e la troveremo mantenuta. Senza vacche avremo solo erbacce, incendi e dissesto idrogeologico. Se parliamo invece di sostenibilità, la stalla italiana è una stalla ipersostenibile”.

Gargano ha poi affrontato il tema del livello idrico nel nostro paese. “Abbiamo dei numeri e delle immagini che fanno rabbrividire. Non c’è la neve, se non ad altissima quota. Andremo incontro a una ulteriore stagione arida sotto ogni aspetto, perché manca la riserva idrica generata dalla neve. I dati ci dicono che tutta la zona del profondo sud dell’Italia, l’ Algeria, il Marocco, la Spagna del sud, Baleari comprese, sono già oggi in una situazione di grave siccità” ha spiegato il direttore dell’ANBI. Per far fronte a ciò si è cercato di ottimizzare l’utilizzo della risorsa idrica “L’investimento sul PSRN ( piano di sviluppo rurale nazionale) ha consentito di poter risparmiare il 38% della risorsa rispetto al punto di partenza”, ha riportato Gargano. “Gli interventi del PSRN e del PNRR stanno procedendo e sono tutti coerenti. La violenza con cui questa crisi climatica si manifesta oggi necessita però di un ulteriore scatto: c’è bisogno di una continua manutenzione in contrasto al dissesto idrogeologico, una ristrutturazione assolutamente necessaria a questo paese se non si vuol sempre fare la conta dei danni”.

Infine si è parlato di desalinizzazione e su questo Gargano ha chiarito “La desalinizzazione è una tecnologia meravigliosa per i paesi desertici, ma non è adatta a un paese idricamente fortunato come l’Italia. È evidente che la nostra soluzione è raccogliere l’acqua quando c’è per evitare disagi, per contrasto al dissesto idrogeologico e per poi averla a disposizione quando manca”. Gargano ha poi parlato del piano presentato da ANBI: “Il piano Laghetti prevede laghi in grado di produrre energia da fotovoltaico galleggiante e grazie a dei salti produrre energia idroelettrica, la più pulita in assoluto. Sono tutti quanti in terra, quindi non vanno a incidere sulla vita dei fiumi ma solo su quella dei torrenti, ricaricano la falda e sono disponibili anche a dare acqua -una volta trattata- per il potabile. La desalinizzazione va bene dove c’è un deserto, ma dove c’è un giardino, e l’Italia è un giardino, teniamoci l’acqua che cade”, ha concluso Massimo Gargano.