MAR ROSSO, SEN. STEFANIA CRAXI A RADIO CUSANO

MAR ROSSO, SEN. STEFANIA CRAXI A RADIO CUSANO: “L’ATTACCO DEGLI HOUTI FA PARTE DI UN PIANO GEOPOLITICO CONTRO L’OCCIDENTE. UE E USA, LE DUE GAMBE DEL MONDO LIBERO. NON SAREMO MAI IN GRADO DI DIFENDERCI DA SOLI”

“La missione Aspides segna uno spartiacque tra un prima e un dopo. L’Europa, fino ad adesso inerte, diventa protagonista ponendosi anche la prospettiva di un’autonomia strategica militare da costruire con i nostri alleati della NATO. Aspides non è una missione di guerra ma è una missione per stabilire la pace e la libertà di navigazione”.

A parlare è Stefania Craxi, senatrice e presidente commissione affari esteri, intervenuta ai microfoni di Radio Cusano Campus nel corso de ‘L’Italia s’è desta’, programma d’informazione condotto dal direttore del giornale radio Gianluca Fabi e dalla giornalista Roberta Feliziani.

“Il mare oggi rappresenta il bene comune globale, perché è quello che racchiude il maggior numero di minacce al mondo – ha proseguito la senatrice Craxi – tant’è che gli Houthi oggi stanno attaccando non solo il commercio, ma anche i cavi sottomarini da dove si possono trasferire le nostre informazioni. È un attacco preparato da tempo e sottostà ad un piano geopolitico di attacco all’occidente ben preciso”.

Sulla definizione odierna di “Occidente” Craxi ha voluto chiarire: “Si intende un’alleanza valoriale, poi anche naturalmente militare, di commercio, che vede l’Europa e gli Stati Uniti le due gambe del mondo libero. È vero che in questo momento sotto attacco è l’Europa, però non dimentichiamoci che le porte aeree americane armate sono un grande deterrente nel mediterraneo. Noi non siamo e non saremo mai in grado di difenderci da soli”, ha sottolineato. “È importante che l’Europa cominci ad avere una voce sola in politica estera e quindi in politica di difesa. Ma non ci sbagliamo, deve essere un’autonomia strategica militare da costruire in sinergia con i nostri alleati, non posso pensare all’Europa attore terzo; l’occidente se si dividerà, farà un tragico errore”.

Si comincia a parlare quindi di Europa a difesa comune. “Con grande ritardo ci stiamo ponendo il tema della difesa comune, il che vuol dire che dobbiamo armonizzare le nostre industrie per non duplicare gli interventi con dispersione di soldi e di energie”, ha continuato Craxi. “Ci lamentiamo spesso di essere schiavi degli americani, ma gli americani in questi anni da soli si sono occupati della nostra spesa. Se vogliamo avere voce in capitolo, l’Europa deve porsi questo problema e, prima ancora della difesa, deve avere una politica comune, perché se non identifichiamo un interesse europeo che cosa difendiamo?”.

E sulla situazione in Ucraina: “La Russia è un paese invasore non dimentichiamolo, ma nessuno degli attori coinvolti oggi è disposto a sedersi ad un tavolo e discutere un possibile accordo di pace. Non è una mancanza della diplomazia internazionale – ha chiarito la senatrice Craxi – è un’indisponibilità dei due attori. L’occidente non ha mai minacciato la Russia, ma la Russia oggi sta minacciando addirittura di ritorsioni nucleari l’occidente. Stiamo attraversando il periodo più gravido di pericoli per l’umanità dalla seconda guerra mondiale”.

Infine in merito al conflitto tra Israele e Palestina, Craxi ha dichiarato: “Il popolo palestinese è vittima di quella orrenda strage che è stata compiuta il 7 ottobre da Hamas, un’organizzazione terroristica. Penso che Israele abbia avuto diritto di difendere il proprio stato, il proprio popolo. Abbiamo chiesto fin da subito che lo facesse nel rispetto del diritto umanitario. Oggi credo che sia assolutamente necessaria una tregua”, ha ribadito. “L’Italia da subito ha soccorso la popolazione palestinese prima con la nave Vulcano, una nave ospedale, e ora con la missione Levante.

Su questi temi internazionali che riguardano la vita e la morte, la guerra e la pace, vorrei che ci fosse un’unità di fondo del paese. Penso non sia consentito utilizzare doppi registri facendo uso di una retorica pacifista solo per ottenere magari dei distingui. Su queste materie, dobbiamo cercare maggiore unità possibile. Purtroppo la propaganda è sempre a senso unico e questo è un danno, non solo al governo, ma al paese”, ha concluso la sen. Stefania Craxi.