Trasporti: le associazioni degli Ncc chiedono nuove autorizzazioni e un freno alla “lobby” dei taxi
Nuove autorizzazioni per il Noleggio con conducente e basta con “la lobby” dei tassisti. Sono queste le istanze portate avanti dalle associazioni degli Ncc che chiedono una riapertura del tavolo ministeriale, per tutelare i lavoratoti e l’utenza. Ma non solo. Gli Ncc ritengono “irricevibile” e “incostituzionale” il decreto del foglio di servizio elettronico. Il settore del Noleggio con conducente, che in Italia conta circa 28 mila imprese, “è immobilizzato dalla mancanza di rilascio di nuove autorizzazioni, che impedisce al settore di rispondere alla crescente domanda”, ha spiegato il portavoce delle associazioni aderenti a Ora Ncc – Osservatori regionali autoservizi Ncc, Leonardo Giammarino, in un’intervista ad “Agenzia Nova”. Il trasporto pubblico non di Linea che comprende gli autoservizi di Noleggio con conducente e taxi è certamente un asset strategico della mobilità urbana e supporto per il turismo, soprattutto per quello di prossimità che si genera nelle vicinanze, ad esempio tra le provincie della stessa regione. “Purtroppo noi ci troviamo in un momento particolare in cui c’è una richiesta di turismo forte ma non riusciamo a dare una risposta importante e non riusciamo a coprire i numeri della domanda che c’è in questo momento”, ha spiegato ancora Giammarino. Secondo le stime degli Ncc, resta inevaso il 40 per cento della domanda. “Questo non perché non ci sia la capacità da parte del nostro settore del Noleggio con conducente, di dare una risposta, ma purtroppo non ci sono le autorizzazioni perché la normativa che regola il Trasporto pubblico non di linea è obsoleta, risalente al 1992, e non risponde più alle esigenze della mobilità né alle esigenze dei cittadini. Tutte le autorizzazioni che ci sono in giro di noleggio con conducente sono esigue rispetto alla richiesta”, ha aggiunto Giammarino.
In particolare, risultano solo a Roma 1.500.000 richieste inevase, a pochi mesi dal Giubileo 2025. “Ad esempio sul Comune di Roma abbiamo operative 993 autorizzazioni, a fronte di 3,5 milioni di cittadini e a milioni di turisti. Il Comune sta mettendo a bando nei prossimi mesi, e speriamo lo faccia prima del Giubileo, 2 mila autorizzazioni di noleggio con conducente, su pressione che abbiamo fatto noi del settore”, ha sottolineato il portavoce delle associazioni Ora Ncc Leonardo Giammarino. E sono anche poche, “perché dalle nostre stime ce ne vorrebbero almeno 5 mila, che significherebbe mettere a lavorare anche 10 mila persone. Purtroppo tutti i tentativi di attualizzazione sono falliti, compreso quello proposto da Governo Draghi, a causa della forte opposizione dei taxi restii ad ogni forma di concorrenza”. Così un settore che potrebbe incrementare i livelli occupazionali “resta al palo per colpa dell’egoismo di pochi a discapito dell’utenza che non viene tutelata e che è costretta a fare ore di coda in attesa di un taxi”, ha puntualizzato Giammarino.
Città come Milano, Roma, Napoli e Firenze non rilasciano autorizzazioni da 30 anni quando i flussi turistici erano un terzo di quelli attuali. “E’ urgente il superamento delle disparità con i taxi. Non è concepibile che 2 categorie che si trovano nella stessa legge debbano avere trattamenti così diversi. Tutto permesso ai taxi nulla agli Ncc, anzi i governi, proprio per aggraziarsi i voti dei taxi, inaspriscono le regole e aumentano gli oneri burocratici a carico degli Ncc”, ha attaccato Giammarino. Intanto, però, i decreti attuativi del Rent e del foglio di servizio elettronico sono ancora in fase di lavorazione. Tutte le sigle Ncc presenti al tavolo tecnico ministeriale hanno ritenuto irricevibile e inapplicabile il decreto del foglio di servizio elettronico: “una sorta di braccialetto elettronico incostituzionale per controllare gli Ncc. Abbiamo rigettato la coercizione di una norma che prevede l’obbligo da parte del noleggiatore di chiedere al proprio trasportato dei dati sensibili e personali come: ‘dove va’, ‘con chi va’ e il proprio codice fiscale”, ha ammonito Giammarino. “Poi questi dati verrebbero inviati in un database che non si capisce chi lo andrà a gestire: il ministero dice che lo gestiranno loro, ma abbiamo saputo che, invece, questa mole di dati privati andrà a finire a dei gestori esterni al ministero, atto molto grave – ha sottolineato -. Però i tassisti continuano a chiederlo, affinché sia applicato agli Ncc perché loro non sono obbligati alla tenuta. Secondo questi fenomeni il foglio di servizio elettronico servirebbe a prevenire o a combattere l’abusivismo. Cosa improbabile”. Quindi, per gli Ncc i decreti attuativi non sono accettabili. Il ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, “deve fermare questa situazione, altrimenti, se approvati, i decreti saranno impugnati dal Tribunale amministrativo, perché non hanno nulla di costituzionale”, ha ribadito il portavoce delle associazioni Ncc.
Quindi, come settore del Noleggio con conducente “speriamo di essere riconvocati al tavolo ministeriale, nello spirito di collaborazione che ci ha sempre contraddistinto: abbiamo sempre portato istanze per migliorare la condizione verso l’utenza, abbiamo sempre cercato di non belligerare ma di trovare accordi. Tanto è vero che c’è una parte del mondo taxi che è più lungimirante e cerca di controbattere con delle proposte che possono andare bene anche all’altra parte, cioè al noleggio con conducente. I rappresentanti sindacali dei taxi, che stanno al tavolo ministeriale, possono levarselo dalla testa che continueranno a mantenere lo status quo lobbistico che hanno avuto per una vita”, ha avvertito Giammarino. Infine le sigle sindacali riunite in Ora Ncc auspicano che le perplessità e le criticità sollevate vengano raccolte dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Altrimenti non ci sarà “nessun benefico per l’utenza destinata a vivere i disagi che ormai vediamo tutti i giorni con code interminabili nelle stazioni ferroviarie e negli aeroporti”, ha concluso Giammarino.