MASTELLA (SINDACO BENEVENTO): “C’È TROPPO CENTRALISMO REGIONALE

C.MASTELLA (SINDACO DI BENEVENTO – NOI DI CENTRO): “C’È TROPPO CENTRALISMO REGIONALE, L’ABUSO D’UFFICIO? È LETALE PER LA DIGNITÀ DEI SINDACI”

Il Sindaco di Benevento, Clemente Mastella, è intervenuto questa mattina ai microfoni di Radio Cusano Campus, ospite della trasmissione di approfondimento ‘L’Italia s’è desta’ condotta dal direttore del giornale radio Gianluca Fabi e da Roberta Feliziani. “C’è troppo centralismo regionale, bisognerebbe dare più spazio ai Sindaci affinché si possa avere una sorta di rivincita storica su tanti problemi e su tante difficoltà” ha commentato Mastella.
Il Sindaco di Benevento ha parlato anche dell’abuso d’ufficio che secondo lui “è una misura che tutti quanti i sindaci e dirigenti ritengono letale per la dignità e al tempo spesso per l’operatività del proprio ruolo e delle proprie funzioni”. “Ho fatto un po’ di campagna elettorale questo periodo -ha aggiunto Mastella- e sono andato in una cittadina del sud italia dove un ex Sindaco mi ha detto che gli era arrivato un avviso di garanzia per abuso d’ufficio perché aveva aiutato il fratello in una questione di natura edilizia, eppure lui non aveva fratelli ma soltanto tre sorelle”.
Rispetto alla riforma sull’autonomia differenziata ha commentato: “il meridione ha fatto progressi enormi rispetto a situazioni che erano drammatiche: eravamo senza strade, senza collegamenti, senza niente. Oggi invece c’è una bella realtà che però ha bisogno del supporto delle istituzioni.” La cosa migliore secondo Mastella sarebbe che “la maggioranza si confrontasse con l’opposizione per vedere quali sono le criticità di questa riforma, visto che anche all’interno della maggioranza di Governo c’è una parte di Forza Italia che non è d’accordo.” E ha continuato: “non sappiamo se ci sono le risorse necessarie visto che l’Europa ci sta chiedendo di recuperare 11/12 miliardi all’anno. Consiglierei alla Meloni un atto di coraggio affinché si confronti anche con il centrosinistra per vedere che cosa è che non va, quali sono le limitazioni e quali sono gli effetti critici della riforma”.