TERMINI, INTERVENGONO UNA LITE, DUE VIGILI IN OSPEDALE.

TERMINI, INTERVENGONO PER SEDARE UNA LITE TRA EXTRACOMUNITARI, DUE VIGILI IN OSPEDALE.
É accaduto ieri nel primo pomeriggio appena fuori dallo scalo ferroviario di Roma Termini, quando in Via Principe Amedeo una pattuglia del gruppo SPE (Sicurezza Pubblica Emergenziale) si é avveduta di un capannello di persone che cercavano di contenere la furia aggressiva di L.A.H.30enne di nazionalitá Tunisina, rivolta nei confronti di un altro uomo. Alla vista degli agenti, il Tunisino, con numerosi precedenti per reati in materia di stupefacenti, contro il patrimonio e risultato poi recidivo per reati di resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale, ha opposto l’ennesima resistenza al fermo. Condotto presso gli uffici di Via Macedonia, grazie all’ausilio di altre pattuglie del GSSU, qui si é abbandonato all’ennesima violenta aggressione nei confronti dei caschi bianchi romani, ferendone due, rispettivamente medicati presso gli ospedali Vannini e San Giovanni e facendogli riportare prognosi di 5 e 3 giorni di prognosi. Trasformato il fermo in arresto per l’uomo vi é stata udienza di convalida questa mattina presso il Tribunale di Piazzale Clodio. Sull’episodio intervenuta una nota del SULPL (Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Locale), che in una nota del Segretario Romano Marco Milani rende noto” Ennesimo episodio di intervento su criminalitá Urbana da parte della Polizia Locale di Roma Capitale ed e nesima aggressione ai nostri agenti. Appena Venerdì scorso 30 giorni di prognosi per una nostra collega impegnata nel contrasto alla mala movida. É un dato di fatto come siamo le Polizie Locali ad essere la presenza prevalente per le strade delle grandi metropoli e come, di conseguenza, ricada su di esse la gran parte del peso della cosiddetta Sicurezza percepità. Il pieno riconoscimento dello status di Forza di Polizia, sebbene ad ordinamento Locale non appare più procrastinabile, le nostre donne ed i nostri uomini meritano medesime garanzie e tutele dei colleghi delle forze dell’ordine.” Concludono dal Sindacato