OPEN ARMS, V. BRINIS (PORTAVOCE DI OPEN ARMS): NON SIAMO INTERESSATI AL TEMA CONDANNA, MA SIAMO SODDISFATTI CHE SIA STATA FATTA LUCE SULL’ACCADUTO
“Di quei giorni rimarrà sicuramente la fatica, la sofferenza delle persone, l’impossibilità in certi casi di dar loro delle risposte causa limbo in cui ci trovavamo, e la nostra relativa frustrazione. Tutto poi si è concluso per il meglio ma rimarranno certamente delle fratture nella psiche di coloro che hanno vissuto personalmente quella situazione”, a dirlo è Valentina Brinis, portavoce Open Arms, a TG Italia su Cusano News 7. E parlando del modo in cui viene solitamente raccontata l’attività delle ONG, ha dichiarato “sottolineiamo sempre la pericolosità di paragoni azzardati come per esempio ‘taxi del mare’, come se noi fossimo trafficanti. In verità-sottolinea Brinis-abbiamo sempre dimostrato di operare al fine di salvare le persone, questo è il nostro lavoro. Non siamo nemici ma interlocutori e portiamo avanti un unico principio: chi è in difficoltà va salvato”. Un principio condiviso dall’opinione pubblica? “crediamo che i cittadini non siano contro questo principio ma hanno probabilmente difficoltà ad accettare che la nostra è una società in mutamento e che prevede anche l’arrivo di persone provenienti da altri paesi”. E ha aggiunto “credo che non si sia mai davvero lavorato a un proposito, molto complesso tra l’altro, che è quello di gestire i flussi in ingresso e di formulare politiche migratorie che tutelino sia le persone che arrivano sia le società ospitanti. Se non si lavora seriamente a un programma che tenga in considerazione questi due elementi, ci saranno sempre problemi di accoglienza e integrazione”. Infine, sul processo a Salvini “non siamo interessati al tema condanna sì, condanna no, per quanti anni ecc…Siamo solo soddisfatti che sull’accaduto sia stata finalmente fatta luce”, ha concluso Valentina Brinis.