Open Arms, A. Salerni (Avvocato Ong): magistratura Palermo equilibrata. Noi difendiamo diritti, politici cercano consenso
“Per ricostruire il tessuto normativo su cui si basano le convalide o meno dei trattenimenti anche dei CPR in Albania, basta leggere le ordinanze emesse dal tribunale di Roma per capire che si tratta di una disposizione di carattere comunitario che si rifà a una pronuncia chiara della Corte di Giustizia Europea”. Lo afferma l’avvocato Arturo Salerni, legale di Open Arms, in merito alla gestione dei migranti nel 2019 durante lo sbarco della nave Open Arms e in merito alle vicende odierne dei centri per il rimpatrio in Albania. Ai microfoni di Radio Cusano nel corso della trasmissione ‘5 Notizie’ condotta da Gianluca Fabi il legale prosegue “non si tratta del fatto che il giudice supplisca all’autorità amministrativa nella valutazione della realtà giuridica di un paese, si sta semplicemente rifacendo a una normativa vigente che è stata recepita costituzionalmente nel nostro ordinamento. Ci sono dei criteri-sottolinea- che non sono stati seguiti nella formulazione del decreto interministeriale che individua i paesi sicuri, i giudici non hanno esondato nelle loro funzioni ma hanno soltanto seguito le norme”. Salerni si sofferma poi sulla vicenda del 2019 riguardo lo sbarco della nave Open Arms di cui è legale asserendo che “la vicenda è antica. Parliamo del fatto che nel 2019, su nostro ricorso, il TAR sospese il decreto che interdiceva le acque territoriali alla nostra nave piena di migranti che erano stati soccorsi in condizioni disperate. Il Tribunale di Palermo trasformò la vicenda in un procedimento penale contestando al Ministro Salvini i reati di omissione di atti d’ufficio e sequestro di persona, in cui noi ci costituiamo parte civile”. E alla domanda relativa ai capi di imputazione contestati all’allora Ministro dell’Interno Salvini, l’avvocato replica “noi concordiamo con la versione del Tribunale dei ministri di Palermo, che parla di una violazione del diritto internazionale marittimo per cui fu impedito lo sbarco a dei migranti che versavano in condizioni orribili restringendo la loro libertà personale per diversi giorni”. L’avvocato conclude pronunciandosi sulle dichiarazioni del Governo in tema che potrebbero causare delle pressioni “credo nell’equilibrio e nella serenità del Tribunale di Palermo. Non penso che le dichiarazioni dei Ministri possano influire più di tanto. Detto questo ognuno fa il proprio mestiere, i politici perseguono il consenso mentre noi facciamo il nostro lavoro nelle aule di tribunale, cercando di tutelare i diritti delle persone” chiosa l’Avv. Salerni.