E’ uscito, distribuito da Risi Film il documentario “Cesária Évora, la diva dai piedi scalzi“, sceneggiato e diretto da Ana Sofia Fonseca un’opera che porta lo spettatore nel cuore della vita e della carriera di una delle più grandi icone della musica mondiale. Un film intimo e toccante che svela l’anima di Cesária Évora, conosciuta come la “Regina della Morna“, che ha incantato il mondo con la sua voce inconfondibile.
Prodotto da Carrossel Produções e Até ao Fim do Mundo, il film si avvale del montaggio di Cláudia Rita Oliveira e della direzione della fotografia di Vasco Viana. Attraverso filmati d’archivio, testimonianze rare e momenti privati, il film rivela le lotte e i trionfi di una donna che ha trasformato la propria passione in un’epica avventura musicale, mantenendo sempre vivo il desiderio di libertà e autenticità. Un percorso di vita e professionale straordinario, dalle umili origini a Capo Verde fino alla fama internazionale, raggiunta a 51 anni.
“Cesária Évora, la diva dai piedi scalzi” è stato presentato in anteprima mondiale al SXSW – South by Southwest e ricevuto numerosi premi, da quello per il Miglior Documentario e Miglior Suono all’Accademia del Cinema Portoghese al Premio del Pubblico all’IndieLisboa, dal Premio del Pubblico al Festival 2 Valenciennes al Premio come Miglior Documentario al Rock This Town Musical Film Fest Pau. Il documentario non si limita a celebrare il talento di Cesária, ma esplora anche il contesto sociale e politico di Capo Verde, affrontando temi universali come la libertà e la disuguaglianza. Grazie a filmati inediti e a interviste con amici e familiari, si racconta la donna dietro la leggenda, scoprendo la sua umanità e la straordinaria resilienza.
La regista Ana Sofia Fonseca condivide il profondo legame che la unisce a Cesária, evidenziando come la sua storia rappresenti un viaggio attraverso il tempo e le sfide della vita. “Più che le risposte – sottolinea – sono le domande che mi interessano“, invitando gli spettatori a riflettere su temi complessi come la disuguaglianza di genere e il razzismo.