MIGRANTI, A.SABELLA: DIRETTIVE EUROPEE SOVRAORDINATE A NAZIONALI

MIGRANTI, A.SABELLA (MAGISTRATO): DIRETTIVE EUROPEE SOVRAORDINATE A QUELLE NAZIONALI. INGIUSTA DETENZIONE? NORMA SPOT PER PENALIZZARE MAGISTRATI.

Il magistrato Alfonso Sabella è intervenuto ai microfoni di Radio Cusano Campus, nella trasmissione 5 Notizie, curata e condotta dal direttore delle news Gianluca Fabi, in merito a quanto scritto da Elon Musk ‘i giudici devono andarsene’ riferendosi alle sentenze riguardanti le questioni albanesi “non rispondo a Elon Musk che ha chiesto l’arresto di mia sorella Pm nel processo Salvini-ha sottolineato- ma rispondo sulla vicenda albanese, la cui situazione è molto semplice: c’è una direttiva europea e le norme europee sono sovraordinate rispetto alle norme nazionali, il nostro Paese ha abdicato parte della sua sovranità in questo senso e i giudici italiani non possono disattendere questa normativa, la norma è chiarissima. Prima di fare questo mega investimento in Albania andrebbero sentite persone competenti” ha ribadito Sabella che sul ddl sicurezza ha dichiarato “non contesto il merito del provvedimento, ma hanno scritto delle norme per le quali se faccio la ‘manomorta’ su un autobus non ho l’aggravante, ma se la faccio su un tram, su un convoglio avrò l’aggravante; se prendo una mazzetta vicino scatta l’aggravante, ma se la prendo su una barca non scatta”. Infine, sull’emendamento riguardante l’ingiusta detenzione “le norme sulla responsabilità civile già esistono, questa norma non ha ragione perché è una norma spot che mira a penalizzare i magistrati. L’Italia è un paese sicuro per tutti meno che per i magistrati: chiederemo la protezione internazionale”. E ha chiosato “mettiamo i magistrati nelle condizioni di lavorare, oggi ci metto 25 minuti ad accendere il mio computer in ufficio, devo leggere le mail a casa, devo tornare a casa come ho fatto oggi per vedere un video che mi è utile per il mio lavoro, poiché in tribunale la gaming che ci ha fornito il Ministero non mi ha permesso di ascoltare bene il video, eppure valgono 5 euro” ha concluso il magistrato Alfonso Sabella.