M5S, L. Borrè (Avvocato): “ Grillo vuole testare sua influenza su chi contrario a sua estromissione. Forse a breve nuovo statuto”
“Il perché Grillo si affidi alla ripetizione della votazione dell’assemblea è semplice. Lo statuto attuale del movimento 5 stelle, congegnato da Conte e da Grillo, prevede che in caso di una delibera dell’assemblea costituente del Movimento 5 stelle non condivisa dal garante, cioè Grillo stesso, questi abbia il potere di richiedere una ripetizione della votazione”. Così Lorenzo Borrè, storico avvocato dei ‘dissidenti’ pentastellati, ai microfoni di Radio Cusano nel corso della trasmissione ‘5 Notizie’ condotta da Gianluca Fabi, in merito alla decisione dell’assemblea costituente del Movimento 5 Stelle di estromettere Grillo dalla figura di garante e la sua conseguente richiesta di ripetere la votazione. E prosegue “nel caso in cui la successiva assemblea non riconfermi la votazione col 50% più uno dei componenti, la precedente risulta non avere più efficacia. Io sono convinto che Grillo sia ben consigliato, ma a mio avviso-spiega Borrè- questo sua iniziativa può risultare tanto intelligente quanto intempestiva. La precedente votazione infatti non ha modificato lo statuto corrente, si è limitata solamente a segnare un cambio di indirizzo politico dettato dai dirigenti attuali del movimento. Grillo è stato estromesso dalla figura di garante, ma la figura c’è ancora. Qualcuno poi dovrà occuparsi di redigere un nuovo statuto su indicazione dell’assemblea in cui il garante viene sostituito da un organo collegiale che verrebbe poi approvato dall’assemblea stessa”. Chiesta la sua opinione su Grillo, ha risposto “credo voglia testare l’influenza che ha su chi ha votato contro questa decisione visto che una consistente parte dei componenti si è dichiarata contraria. Oggi il rischio è che la votazione si ripeta nello stesso modo ma, col passare del tempo e confidando nell’astensione di alcuni membri, le cose potrebbero cambiare e lui si affida a questo”. Riguardo il tema della titolarità del nome e del simbolo del movimento, l’Avv. Borrè afferma “sono a conoscenza del fatto che dovrebbe essere una scrittura privata tra Grillo e l’associazione Movimento 5 stelle oggi presieduta da Conte, che cederebbe i diritti del nome e del simbolo al movimento da parte di Grillo. Il problema è che questa scrittura non è stata resa pubblica, perciò-precisa- fino ad allora ciò che fa giurisprudenza è una sentenza il cui oggetto è proprio la titolarità di nome e simbolo, che stabilisce entrambi come proprietà di Grillo. Se poi ci sia un contratto di cui non siamo al corrente e su cui fare affidamento, non possiamo saperlo” . Borrè termina il proprio intervento commentando lo statuto attuale del movimento “come detto, sicuramente siamo vicini alla scrittura di un nuovo statuto, ma mi preme dire come in prima persona ho potuto constatare che in quello attuale, cioè quello che ha dato i poteri a Conte, ci siano dei vizi di approvazione evidenti. In passato ci fu una pronuncia del tribunale di Napoli che poi si estinse riguardo la prima votazione che portò alla sua elezione, e una successiva votazione riguardo le modifiche statutarie che portò a una istanza cautelare che venne rigettata. Queste due sentenze però sono un po’ lontane rispetto a quella della Cassazione. Il tema infatti-conclude Borrè- riguardava l’estromissione dalle votazioni di alcuni membri in maniera arbitraria. Le prime due sentenze giustificarono il fatto asserendo come il numero esiguo degli esclusi non era sufficiente a cambiare la votazione, mentre la Cassazione ha spiegato come anche solo l’esclusione di un membro debba invalidare la votazione. Spero se ne tenga conto nella stesura del prossimo statuto” ha concluso l’Avv. Lorenzo Borrè.