Ucraina, P. Paganini: “Trump è pragmatico e fa accordi commerciali”

Ucraina, P. Paganini: “Trump è pragmatico e fa accordi commerciali, l’Europa dei principi non ha ottenuto nè la pace nè vantaggi ma solo una sconfitta geopolitica”

“La bella notizia è che ci stiamo avviando verso la pace. D’altra parte però bisogna sottolineare che alla pace non ci è arrivato Biden, che forse ha contribuito ad alimentare il conflitto, ma ci sta arrivando Trump che secondo l’immaginario collettivo doveva continuarla. In questo scenario si sta definendo però anche l’Europa, che continua a essere quello che è stata in questi anni di conflitto: un disastro”. Lo ha dichiarato il prof. Pietro Paganini, docente alla temple university di Philadelphia, intervenuto a Rai News 24 in merito al possibile accordo di pace tra Russia e Ucraina. E ha proseguito “L’Europa è stata giustamente al fianco dell’Ucraina in questi anni, ma non è mai riuscita concretamente a portare soluzioni per una pace. Ora che gli USA si impongono, ogni paese europeo vuole ugualmente la sua parte di accordo, ovviamente separatamente. Conoscendo Trump però non si curerà di questo piccolo festival di prime donne, e farà tutto da solo. Mi spiace dirlo- precisa- ma visto che l’Europa è così debole fa anche bene a presentarsi al tavolo con Putin senza l’Europa: oggi siamo spettatori non paganti”. Paganini termina il suo intervento analizzando come Trump sia riuscito a progettare una tregua “il problema è che fino ad adesso si è cercato di arrivare a un accordo di principio, come quello che voleva l’Europa. Per noi la guerra rappresentava uno scontro di civiltà, invece Trump pensa in modo commerciale e fa accordi di natura commerciale. Tra l’altro
-spiega- l’origine del conflitto è di natura prettamente commerciale, Putin non poteva sopportare che l’Ucraina, per lui una risorsa, andasse in mano agli americani. Trump al contrario dell’Europa tutto questo lo ha capito e ora si siede al tavolo con Putin, e tratta su come spartirsi l’Ucraina per i suoi scopi. Da tutto questo l’Europa rimane purtroppo fuori, una sconfitta geopolitica epocale ma questa è la nostra debolezza: siamo rappresentati da politici che non contano nulla” ha concluso il prof. Pietro Paganini.