UE, F. Bertinotti (ex pres. Camera) “Stiamo stanziando fondi in armi senza strategia, Europa sta diventando fortezza dell’esclusione e del riarmo”
“Non saprei immaginare francamente scenario peggiore: siamo di fronte a una fase che mostra tutta l’inadeguatezza della classe dirigente europea, che muove su una linea di pigrizia intellettuale rovinosa. Ascoltavo gli interventi al parlamento europeo sconsolato, ognuno si ripeteva all’altro sostenendo solo la teoria del riarmo. Stiamo preparando uno stanziamento gigantesco per le armi, senza individuare una strategia. Io mi domando ma per fare cosa bisogna riarmarsi? Contro chi?”. Ha esordito così ai microfoni di Radio Cusano l’ex presidente della Camera Fausto Bertinotti intervenuto a ‘Battitori Liberi, condotta da Gianluca Fabi e Savino Balzano, a proposito della corsa al riarmo voluta dalla Commissione europea. E ha proseguito “Io credo che oggi il nemico individuato sia la Russia, ma veramente pensiamo che abbia intenzione di invaderci? Dobbiamo capire-sottolinea Bertinotti- che in questo scenario la Russia è soltanto una delle potenze imperiali, al pari di Cina e USA. In questo quadro l’Europa dovrebbe fungere da pacificatore, invece rinnega i suoi ideali fondatori e sceglie di armarsi. Le ultime misure prese sono terribili: si sta cercando di individuare gli immigrati come capro espiatorio. Invece di essere un luogo di pace, l’Europa sta diventando la fortezza dell’esclusione e del riarmo”. Bertinotti commenta poi le manifestazioni previste a favore della pace in Ucraina “A me la piattaforma che invoca queste manifestazioni non convince. Mi sembra evidente, soprattutto dopo le uscite della Von der leyen, che ci sia una divergenza tra la volontà di pace delle persone -spiega- e la piattaforma che invece sostiene un Europa che va contro gli immigrati e si riarma: non possiamo fare manifestazioni per un’Europa che non vogliamo”. Bertinotti termina poi con una riflessione su Trump “Penso che chiunque deponga una cosa sbagliata come la guerra è ben accetto. D’altra parte è evidente che stiamo assistendo a un cambio epocale, la costruzione fuori modernità di imperi tecno feudali di cui lui è esponente: questo non va accettato, è una minaccia al destino dell’umanità” ha concluso Fausto Bertinotti.