Dazi, C. Appendino (vice. Pres. M5s): “La notizia è che Meloni si è finalmente svegliata”

Dazi, C. Appendino (vice. Pres. M5s): “La notizia è che Meloni si è finalmente svegliata. Non possiamo costruire programma di governo col PD se vuole armarsi fino ai denti”
“Le notizie oggi sono due: la prima, e più importante, è che Giorgia Meloni si è svegliata e ha finalmente capito che un problema c’è. E il problema si chiama ‘ dazi americani’; la seconda è che andrà negli USA a trattare con Trump, bisogna però capire che mandato ha, parlerà cioè a nome di Salvini che pensa che i dazi siano un bene, o di Tajani che oramai è praticamente un burattino di Von der Leyen?”. Così ai microfoni di Radio Cusano l’On. Chiara Appendino, vice presidente del M5s intervenuta a ‘Battitori Liberi’, trasmissione condotta da Gianluca Fabi e Savino Balzano, in merito al tema dei dazi. E sulla Meloni ha poi aggiunto “non è la prima volta che va alla Casa Bianca senza la schiena dritta, questo approccio rinunciatario lo ha già avuto con Biden e con lo stesso Trump. Conte quando andò da Trump- sottolinea Appendino- non accettò di alzare la spesa militare al 5%. Non possiamo farci dettare la politica estera dagli USA e quella economica da Francia e Germania, che stanno causando disastri a causa del riarmo”. Appendino si sofferma poi sulle divergenze con il PD “noi sabato abbiamo portato 100000 persone in piazza a una manifestazione che non era ambigua come fu quella del 15 marzo e che non abbiamo pagato con soldi pubblici. Quelle persone- spiega – ci hanno detto chiaramente che quei soldi vanno spesi in altro. Quella piazza è il punto di partenza per un’alternativa vera al governo Meloni. Se il Pd non cambia linea è un problema suo. Noi non possiamo costruire un programma di governo con chi vuole armarsi fino ai denti, dobbiamo viceversa investire sulla sanità. Il PD- continua Appendino- ha posizioni interne molto diverse e quello che farà Schlein non mi interessa più di tanto”. L’On termina l’intervento con una riflessione “la sfida politica del Movimento è incanalare la rabbia di quella parte di Paese che non riesce a curarsi, è in cassa integrazione e vede il governo mettere 800 miliardi sulle armi. Francamente dormo sonni tranquilli quando sento Calenda che dice che vuole cancellarci: quella piazza è una risposta anche a lui” ha concluso Chiara Appendino.