Riarmo, D. Nardella (PD): “Favorevoli a difesa comune, ma riarmo nazionale rischia di vanificare ogni progresso”.
Dario Nardella, europarlamentare del Partito Democratico ed ex sindaco di Firenze, è intervenuto ai microfoni di Greenwich su Radio Cusano Campus per esprimere la posizione del PD sul tema del riarmo.
“Il Partito Democratico è favorevole a una difesa comune europea- ha esordito- ma fermamente contrario a politiche di riarmo nazionale. Sono due concetti profondamente diversi: il riarmo a livello nazionale rischia di compromettere la costruzione di un vero esercito europeo. Se Paesi come la Germania destinano risorse al potenziamento delle proprie forze armate, si distoglie attenzione e investimenti dal progetto di difesa comune”. Nardella si è poi soffermato sull’esigenza di affiancare allo sviluppo dell’industria militare una visione chiara e condivisa di politica estera europea “Occorre riformare- spiega- le regole per consentire all’Unione di esprimere con maggiore tempestività e chiarezza la propria posizione diplomatica. L’Europa deve dotarsi degli strumenti per parlare con una sola voce nel mondo, altrimenti rischiamo di perdere l’ultima occasione per dimostrare unità d’intenti. I conflitti in corso rappresentano un banco di prova importante, ma l’attuale spinta al riarmo nazionale rischia di vanificare ogni progresso. Il programma Rearm UE- sottolinea l’europarlamentare- che prevede l’utilizzo di fondi europei per l’acquisto di armamenti, è profondamente sbagliato. Non si può intaccare l’impalcatura economica e sociale dell’Unione”. Nardella termina quindi con una riflessione “I paesi europei devono rinunciare a una parte della propria sovranità nazionale per costruire una vera Unione, finché ogni Stato continuerà a voler dire la sua resteremo deboli e divisi. E questo problema è presente anche nella maggioranza, non si può costruire una politica estera comune se il governo è diviso anche sui temi fondamentali. Forza Italia è favorevole, Fratelli d’Italia si astiene, la Lega è contraria. Sono uniti solo quando si tratta di mantenere il potere. Così l’Europa non può ambire a un ruolo di leadership” ha concluso Dario Nardella.