Salute Lazio- Droghei (PD ): “L’ASP Sant’Alessio torni a essere un luogo di diritti, non di disagi”
“Le preoccupazioni espresse dalle famiglie dei bambini ciechi e ipovedenti che frequentano l’ASP Sant’Alessio richiedono ascolto e risposte immediate. Non è solo una lettera aperta, ma un appello civico che la Regione non può ignorare.” Così Emanuela Droghei, consigliera regionale del Partito Democratico, interviene sulla situazione dell’Ente Sant’Alessio, al centro di numerose segnalazioni da parte di genitori e caregiver. – “Interruzioni nei percorsi terapeutici, assenza di continuità nelle figure di riferimento, ritardi nei servizi scolastici, sospensione delle attività sportive e chiusura dell’Ausilioteca: tutto questo rappresenta una grave regressione, non una semplice riorganizzazione” – prosegue Droghei – “È inaccettabile che in un luogo simbolo dell’inclusione si verifichino simili disagi, frutto anche di scelte gestionali che appaiono incoerenti con gli obiettivi dichiarati, già il 7 maggio scorso avevo sollecitato la Regione con un’interrogazione formale in merito alla situazione degli operatori tecnico-educativi dell’ASP Sant’Alessio e della Fondazione ConTatto, denunciando condizioni contrattuali precarie, compensi inadeguati e incertezze sulle assunzioni, nonostante il finanziamento pubblico regionale. A questa si aggiunge la richiesta di audizione urgente presentata il 6 novembre 2024 insieme al consigliere Rodolfo Lena, volta a far chiarezza sullo stato dei servizi offerti sia dall’Ente che dalla Fondazione ConTatto.*
Presenterò una nuova interrogazione e chiederò la convocazione urgente di un tavolo istituzionale con la Direzione dell’Ente, le famiglie e le associazioni. La Regione eserciti pienamente il suo ruolo di vigilanza e indirizzo. La politica ha il dovere di dare risposte. Le bambine e i bambini ciechi e ipovedenti del Lazio non devono essere lasciati soli.”