Ucraina, C. Locatelli (reporter di guerra) “Oggi confine è più sicuro

Ucraina, C. Locatelli (reporter di guerra) “Oggi confine è più sicuro, le città si stanno ripopolando. Situazione è congelata, dire che Ucraina sta perdendo vuol dire mentire”

“ Io da tre mesi sono in Donbass, e rispetto al passato la linea di difesa ucraina di oggi è più forte e sicura. Il livello si è elevato perché gli ucraini hanno cominciato a produrre droni internamente, raggiungendo un livello di produzione significativo. L’aggiunta in pianta stabile dei droni ha modificato significativamente la strategia difensiva, rendendo il confine più stabile. Per intenderci io sono a Kramators’k che sta 20 km dal fronte, e la città sta tornando a popolarsi perché le persone si sentono al sicuro”. Si è espresso così in merito al conflitto in Ucraina il reporter Claudio Locatelli ai microfoni di Radio Cusano, intervenuto durante la trasmissione ‘Battitori Liberi’ condotta da Gianluca Fabi e Savino Balzano. E ha aggiunto

“ il problema è che la propaganda russa in Italia è penetrata, ma la situazione è ben diversa da come viene raccontata. Nel 2022 la Russa ha conquistato delle aree che successivamente ha perso del tutto o quasi, progredendo di fatto pochissimo durante il conflitto-spiega- in 11 anni di guerra non è riuscita nemmeno a prendere la regione del Donbass, considerata da Putin obbiettivo primario. Dire oggi che l’Ucraina sta perdendo o vincendo vuol dire mentire”. Il reporter commenta quindi le esternazioni che darebbero invece la Russia vincitrice dal conflitto “la realtà è che la situazione è congelata. Da una parte la Russia dispone di più uomini e armamenti, e l’Ucraina ha sempre meno volontari. Però bisogna considerare che la guerra è cambiata, ora è a tutti gli effetti tecnologica. Questo permette agli ucraini di resistere: se si fossero scontrati dieci anni fa l’Ucraina sarebbe probabilmente capitolata”. Locatelli termina quindi con una riflessione sulle trattative di pace “In una guerra la diplomazia non si ferma mai. Ma se si riesce a togliere qualcosa al nemico con la forza, non c’è ragione di provare a ottenere di meno con le parole. Per questo la resistenza è fondamentale, più l’Ucraina resiste più avrà qualcosa da scambiare con Putin. Gli ucraini vogliono la pace? Bisogna capire cosa vuol dire. Ad est sono più propensi a trovare un accordo, mentre a Ovest il nazionalismo è più radicato e crea problemi a Zelensky da questo punto di vista. La cosa su cui tutti sono d’accordo è una: nessuno vuole vivere sotto occupazione” ha concluso Claudio Locatelli.