Primo Maggio, Droghei (PD): “Un lavoro vero è sicuro, stabile e senza discriminazioni”
“Il Primo Maggio ci ricorda che senza lavoro non c’è dignità, ma ci obbliga anche a guardare in faccia le contraddizioni del nostro tempo: troppi contratti precari, troppe vite spezzate nei luoghi di lavoro, troppe disuguaglianze ancora da colmare.” Lo dichiara Emanuela Droghei, consigliera regionale del Partito Democratico del Lazio.
“In Italia una donna su due fatica a trovare occupazione stabile, e quando ci riesce spesso viene pagata meno, riconosciuta meno, valorizzata meno. Solo il 21% delle lavoratrici ha accesso a ruoli dirigenziali, e oltre il 40% delle giovani donne è sovra istruita rispetto alla posizione ricoperta. Questo non è progresso: è un sistema che continua a ignorare competenze e merito, soprattutto se sono femminili. La precarietà è diventata la regola per un’intera generazione, ma dietro i numeri ci sono persone, famiglie, scelte rinviate. E non si può accettare che nel 2025 si continui a morire di lavoro per mancanza di controlli, formazione o responsabilità.Il lavoro deve tornare ad essere la leva principale per costruire autonomia, uguaglianza e diritti. Non bastano misure spot: servono riforme serie, investimenti continui e un cambiamento culturale profondo. Non ci può essere vera libertà senza un lavoro giusto” conclude la consigliera Dem. Emanuela Droghei