AI, G. Spinapolice (avvocato esperto diritto IA) “ Non possiamo più inseguire l’innovazione, dobbiamo governarla. È necessaria una Costituzione delle Intelligenze per l’IA”.
“ Oggi non siamo più nella fase sperimentale delle IA, siamo molto oltre. Abbiamo già costruito sistemi indipendenti che apprendono, si rinnovano e si interfacciano autonomamente col mondo reale. Ma mentre le macchine evolvono, oggi l’uomo arretra. Corriamo il rischio, affidando le nostre decisioni a dei sistemi, di smarrire la nostra capacità critica e il nostro senso di responsabilità: serve una nuova architettura etica e normativa”. Queste le parole di Giovanni Spinapolice , avvocato esperto di diritto IA, nell’ intervista al giornale ‘L’identità’ in merito al ruolo che le IA stanno assumendo ai giorni nostri. L’avvocato si è poi soffermato sulla sua proposta di regolamentazione del fenomeno, contenuta nel testo da lui redatto il ‘Manifesto del Transumanesimo Inverso’. “Il manifesto è un’alternativa etica e culturale al modello di questo dominante sviluppo tecnologico – ha sottolineato Spinapolice- mentre il Transumanesimo Inverso propone di ribaltare questa prospettiva. La tecnologia non deve mai oltrepassare l’uomo, bensì riconoscerlo come centro e fine”. Spinapolice ha quindi terminato l’intervista soffermandosi su uno dei tre pilastri fondanti del Manifesto: la Costituzione delle Intelligenze, cioè “una carta delle leggi fondamentali per tutti i popoli. L’uomo deve avere pari diritti rispetto alle IA, non può esserne succube. È necessario uno strumento concreto per orientare le politiche pubbliche ed educare le nuove generazioni: non possiamo più inseguire l’innovazione, dobbiamo governarla” ha concluso l’avvocato Giovanni Spinapolice.